Terremoto: «Possibili altre forti scosse»

La Commissione ‘Grandi rischi’: «Ad oggi non ci sono evidenze che sia in esaurimento la sequenza sismica iniziata con il terremoto dello scorso 24 agosto»

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Un numero spaventoso. Gli eventi della sequenza sismica in Italia Centrale – dal 24 agosto – ha superato complessivamente il numero di 48.200. Una ricostruzione è stata realizzata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).

LA RICOSTRUZIONE VIDEO

Rischio ancora alto  La Commissione Grandi rischi, che si è riunita venerdì sera, ha intanto lanciato un allarme importante: «Ad oggi – è stata la sentenza – non ci sono evidenze che sia in esaurimento la sequenza sismica iniziata con il terremoto dello scorso 24 agosto nell’Appennino Centrale e proseguita poi con altre scosse il 26 ed il 30 ottobre e, da ultimo, il 18 gennaio».

LA PROPAGAZIONE DELLE ONDE SISMICHE – IL VIDEO

Le faglie La Commissione identifica in particolare «tre aree contigue alla faglia principale responsabile della sismicità in corso, che non hanno registrato terremoti recenti di grandi dimensioni e hanno il potenziale di produrre terremoti di elevata magnitudo (M 6-7). Questi segmenti – localizzati rispettivamente sul proseguimento verso Nord e verso Sud della faglia del Monte Vettore-Gorzano e sul sistema di faglie che collega le aree già colpite dagli eventi di L’Aquila del 2009 e di Colfiorito del 1997 – rappresentano “aree sorgente di possibili futuri terremoti».

L’allarme Gli esperti segnalano inoltre che i recenti eventi hanno prodotto «importanti episodi di fagliazione superficiale che ripropongono il problema della sicurezza delle infrastrutture critiche quali le grandi dighe». Un aspetto della sismicità di questa regione, viene sottolineato, è la possibilità che le sequenze possano avere una ripresa e propagarsi alle aree limitrofe, come già avvenuto ad esempio per la sequenza del 1703 (con una durata di oltre un anno e due eventi di magnitudo tra 6.5 e 7 a distanza di un mese), del 1639 (almeno due eventi comparabili a distanza di una settimana), di Colfiorito (1997, M6.0, con una sequenza di sei eventi di magnitudo oltre 5.2 su una durata di sei mesi) e ora nella zona di Amatrice, con tre eventi Mw 5.9-6.5 negli ultimi cinque mesi.

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