ThyssenKrupp-Tata: «Governo agisca»

L’annuncio della vendita – i dettagli da mettere a punto sarebbero solo riferiti al prezzo di vendita – provoca la reazione di Gianluca Rossi (PD)

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«L’ultima questione da definire – secondo Siderweb, che cita fonti inglesi – sarebbe il prezzo. La due diligence tra il gruppo Tata e ThyssenKrupp sarebbe arrivata alle fasi finali. Secondo le indiscrezioni la lunga trattativa potrebbe concludersi a maggio con il nulla osta da parte dell’antitrust inglese all’operazione». 

L’ALLARME DEI SINDACATI – IL VIDEO 

Il prezzo La fase negoziale attuale, dice il portale specializzato, «si concentrerebbe sul prezzo, con un particolare focus sul sito di Port Talbot. L’indiscrezione ha avuto come effetto immediato un recupero del 4% per le azioni Tata quotate sui mercati internazionali».

Le ricadute Inevitabile pensare a quelle che potranno essere – del tema si discute da tempo – le ricadute per il polo ternano di Ast: la vendita, da parte della multinazionale (Acciai Speciali Terni, per una scelta ormai chiara, mostra sempre meno in tutte le sue forme di comunicazione il collegamento con ThyssenKrupp) non potrà che avere delle ripercussioni su quello che resta il più importante centro di produzione e lavorazione di acciai speciali in Italia. E forse è tempo che si faccia chiarezza.

Gianluca Rossi

Rossi «La fusione tra Tata Steel e ThyssenKrupp sembra non essere più solo un gossip, ma una realtà pronta a compiersi, come annuncia Siderweb, dove si scopre che sarebbe ormai solo una questione di dettagli. Sto per depositare un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, per chiedere un intervento del governo con l’obiettivo di verificare lo stato dell’arte, ed in particolare come si intende proteggere le produzioni italiane di ThyssenKrupp, tra cui l’Ast». Così il senatore del partito democratico Gianluca Rossi commenta la notizia del possibile passaggio degli asset europei di ThyssenKrupp a Tata Steel. Rossi prosegue: «Non è la prima volta che pongo questo quesito e credo sia ora di agire senza esitazione per salvaguardare le produzioni di inox ternane e ed i lavoratori, che costituiscono, entrambi, un asset strategico eccezionale di questo Paese. Bisogna evitare a tutti i costi che si ripeta quanto già accaduto nell’accordo di qualche anno fa tra Outokumpu e ThyssenKrupp”

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