Treofan, l’assemblea conferma i timori

Giovedì i lavoratori sono tornati ad incrociare le braccia. Cardinali (Filctem Cgil): «Dall’incontro al Mise nessuna schiarita sul futuro delle produzioni»

Condividi questo articolo su

L’incontro di martedì pomeriggio al Mise, nonostante le rassicurazioni sul sito di Terni da parte di Manfred Kaufmann, ceo di Jindal Films Europe, non ha fugato affatto tutti i timori: la ripartenza ancora in dubbio dello stabilimento di Battipaglia – se ne parlerà venerdì in un nuovo tavolo convocato appositamente al ministero -, gli ordinativi spostati dalla conca a Brindisi, la mancanza di impegni concreti sul piano industriale continuano a preoccupare, tanto che come annunciato giovedì i lavoratori della Treofan sono tornati ad incrociare le braccia. Presenti all’assemblea anche i sindacati nazionali, oltre a quelli locali, con Sergio Cardinali (Filctem Cgil), Lorenzo Zoli (Femca Cisl) e Franco Di Lecce (Uiltec Uil).

La mobilitazione continua

Due ore di sciopero con relativa assemblea, a testimonianza che la vertenza – nonostante la situazione oggettivamente diversa tra lo stabilimento umbro e quello campano, quest’ultimo in difficoltà maggiore – continua, per ora, ad essere unitaria. Per questo è stato deciso di confermare tutte le iniziative sindacali, sottolineando l’insoddisfazione delle risposte fornite al tavolo e dell’atteggiamento aziendale, in attesa dell’incontro già fissato per il 24 gennaio, sempre al Mise, in occasione del quali i lavoratori si attendono di vedere scritte finalmente nero su bianco le intenzioni di Jindal.

Le richieste sindacali

«È fondamentale per affrontare ogni decisione che il gruppo Jindal presenti al più presto un piano industriale che scommetta sulla crescita dei volumi produttivi in Italia e che sia in grado di valorizzare sul mercato il know-how dei lavoratori e degli impianti di Terni e Battipaglia – è la posizione di Fictem, Femca e Uilm -. Chiediamo inoltre al ministero ed al Governo di attivarsi ulteriormente al fine di avere al tavolo interlocutori che siano in grado di dare risposte ed assumersi responsabilità nei confronti del nostro Paese». «Gli stabilimenti Treofan di Terni e Battipaglia devono operare quale parte integrante unitariamente al sito produttivo Jindal a Brindisi, questo è quello che Ugl chimici si aspetta dal piano industriale che verrà presentato» aggiunge l’altra sigla sindacale rappresentata in azienda.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli