Macroregione, Umbria e Marche insistono

Gubbio, il sindaco Stirati ha messo allo stesso tavolo la presidente Catiuscia Marini e il suo omologo Luca Ceriscioli

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«La strategia nazionale per le Aree interne rappresenta una opportunità importante per lavorare insieme, Umbria e Marche, anche su politiche di attuazione fra le due Regioni. Il progetto Aree interne è infatti legato alla valorizzazione e allo sviluppo degli insediamenti interni che in questo caso sono quelli dell’Appennino. Qui possiamo innescare progettazioni di area vasta per raggiungere obiettivi comuni e condivisi, con positive ricadute per rilanciare lo sviluppo dei territori interessati», lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, a margine dell’incontro che si è tenuto venerdì a Gubbio, sull’integrazione territoriale Umbria-Marche.

Le sinergie Nel corso dell’iniziativa, a cui ha partecipato il presidente della Regione, Luca Ceriscioli e promossa dal sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, «sono stati affrontati numerosi temi su cui incentrare possibili azioni e misure, sinergiche e comuni, perché i temi dello sviluppo, della crescita e del lavoro non seguono i confini geografici delle nostre regioni – ha aggiunto la presidente – e quindi diventa fondamentale poter integrare il lavoro, relativamente all’elaborazione del programma Aree interne. Andremo così a costruire un altro tassello per una collaborazione più ampia che abbiamo già avviato e che si muove, attualmente, a Costituzione invariata».

Le opportunità Anche per il presidente Ceriscioli «si tratta di un’opportunità straordinaria per entrambe le regioni. Nelle Marche ci sono tre aree pilota con progetti che puntano al rilancio dei servizi, dell’economia e delle infrastrutture per i quali sono a disposizione 17 milioni di euro. L’apertura della Perugia-Ancona costituisce un fattore di sviluppo per entrambe le regioni e stiamo lavorando per un salto di qualità nei rapporti istituzionali, non solo fra Umbria e Marche, ma anche con la Regione Toscana. Opportunità comuni si aprono anche sul fronte del turismo con il progetto delle Città del Duca, una iniziativa che ha il vantaggio di tenere insieme sia le aree costiere che quelle interne».

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