Omicidio a coltellate, figlio deve spiegare

Mercoledì l’autopsia sul corpo di Anna Maria Cenciarini che forse chiarirà molti punti ancora oscuri della vicenda

Condividi questo articolo su

Non c’è ancora nessun indagato per la morte di Anna Maria Cenciarini, la casalinga di 55 anni trovata in un bagno di sangue lunedì mattina all’interno della sua abitazione, una villetta in località Varesina, a Città di Castello.

cdc3Giallo Un vero e proprio mistero. Otto coltellate, tutte tra l’addome e il collo, e ancora nessun indagato per i carabinieri che stanno facendo le indagini coordinati dalla procura di Perugia. Quando i militari e il 118 sono entrati nella villetta di famiglia la donna era già morta. Stesa a terra, in cucina, aveva indosso ancora il pigiama. Accanto al cadavere il coltello con cui probabilmente si è uccisa o, qualcuno l’ha uccisa. Per tutta la notte il pm Carmen D’Onofrio e il procuratore aggiunto Antonella Duchini hanno ascoltato i familiari della donna, ma l’unico in casa al momento della tragedia era il figlio minore, Federico Bigotti.

Il racconto del figlio Federico ha raccontato agli inquirenti di aver sentito delle urla lunedì mattina presto, mentre era in camera sua. Il ragazzo avrebbe quindi raggiunto la cucina e visto la madre, in pigiama, che si colpiva con un coltello. Stando a quanto ha raccontato non sarebbe riuscito a fermarla, allora avrebbe chiamato suo padre e suo fratello maggiore che erano a lavoro insieme in un’azienda che produce macchinari per l’agricoltura. Sarebbero stati loro due a dare poi l’allarme.

cdc 2L’autopsia La salma della donna è ora stata trasferita all’ospedale di Perugia dove probabilmente mercoledì la dottoressa Laura Panatta effettuerà l’autopsia. Un esame quanto mai fondamentale, il cui esito potrà chiarire molti aspetti ancora oscuri, come ad esempio la direzione dei fendenti sotto cui la donna è rimasta uccisa e chiarire, definitivamente, se si sia trattato di suicidio oppure no. Sulla porta dell’abitazione, ora posta sotto sequestro, non sono stati riscontrati segni di effrazione, per questo, oltre al suicidio, la pista più accreditata dagli inquirenti è quella del delitto maturato in ambito familiare. Non convince, del tutto, l’ipotesi di un suicidio con otto coltellate ma nessuno è entrato in casa forzando la porta, dunque «aspettiamo di sentire altre persone» aveva detto il colonnello Cosimo Fiore che coordina le indagini dei carabinieri.

Il fratello della vittima «Sono cose che pensi possano succedere solo agli altri, quando le vedi in Tv», così lunedì pomeriggio ha commentato la tragedia il fratello di Anna Maria. Nessuna ipotesi, il fratello della donna ha raccontato di una famiglia normale, in cui non c’erano particolari problemi e che avevano appena trascorso insieme il Natale. «Mia sorella aveva già programmato cosa fare per la fine dell’anno».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli