Terni, omicidio Zelli: «L’indagine continui»

Terni: i familiari della donna uccisa il 13 gennaio si oppongono all’archiviazione chiesta dalla procura

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Quattro indagati per un omicidio – quello della 69enne Gabriella Zelli Listanti, uccisa lo scorso 13 gennaio nella sua abitazione di Santa Maria Maddalena da una banda di ladri in fuga – che resta al momento un rompicapo.

L’operazione I quattro, tutti di nazionalità albanese e di età compresa fra i 30 e i 23 anni, erano già finiti nella rete delle forze dell’ordine a seguito dell’operazione ‘Milot’ con cui la questura di Terni aveva smantellato un’associazione a delinquere finalizzata ai furti in abitazione. Grimaldello, questo, per giungere forse anche all’individuazione dei responsabili del delitto compiuto su una donna inerme, che mai avrebbe potuto rappresentare un pericolo per quei malviventi che se la sono trovata davanti, appena rientrata in casa dopo aver fatto la spesa.

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Archiviazione Indagati dalla procura, per i quattro non si era evidentemente riusciti a mettere insieme le prove che potessero confermare il loro ruolo nel contesto dell’omicidio. Tanto che la procura di Terni ha poi chiesto l’archiviazione delle posizioni di tutti.

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«Si indaghi» Un passo a cui i familiari della donna uccisa – vedova, madre di due figli e nonna – non si sono mai voluti rassegnare. Tanto che, attraverso i propri legali, hanno presentato opposizione alla richiesta di archiviazione. A decidere se l’indagine dovrà proseguire o meno nella direzione inizialmente indicata dagli inquirenti, sarà il gip Simona Tordelli nell’udienza già fissata per il prossimo 25 febbraio. I quattro indagati sono difesi dagli avvocati Massimo Proietti, Maurizio Quadrini, Francesco Mattiangeli e Daniela Paccoi.

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