Area crisi complessa, le imprese rispondono

Terni, sarebbero un’ottantina le aziende che hanno risposto alla ‘call’ proposta dal Mise e da Invitalia: ma altre se ne potrebbero aggiungere in futuro

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Sarebbero, una più una meno, un’ottantina, le risposte ottenute dalla ‘call’ – aperta il 4 luglio e chiusa il 4 agosto – con la quale, si volevano proprio «quantificare le manifestazioni di interesse – aveva spiegato Corrado Diotallevi di Invitalia – e il tipo di impegno economico da richiedere al governo» relativa all’area di risi complessa Terni-Narni, tecnicamente definito ‘Progetto di riconversione e riqualificazione industriale’ (Prri).

Le risposte Quelle arrivate, ora – il condizionale sul numero è d’obbligo, ma fonti attendibili le confermano – dovranno essere ufficializzate da Invitalia, ma probabilmente ciò non avverrà prima del 15 settembre, data che sarebbe stata imposta dal Mise (il ministero dello Sviluppo economico).

I tempi L’auspicio che era stato fatti da Diotallevi, quando benne annunciata la ‘call” era stato quello di ricevere «idee mature e cantierabili in tempi rapidi», così da poterle inserire «nell’accordo di programma che ci auguriamo si possa siglare entro la fine dell’anno, per poi pubblicare gli avvisi nel mese di gennaio del 2018».

Altri arrivi Anche le imprese che non hanno risposto, peraltro, potranno partecipare al ‘Progetto di riconversione e riqualificazione industriale’, in quanto Invitalia ha già previsto che «le domande potranno essere presentate nel momento in cui verranno pubblicati gli avvisi veri e propri0 (l’anno prossimo, quindi; ndr) anche da imprese che non abbiamo risposto alla chiamata di questa fase preliminare».

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