di Giovanni Cardarello
«Lui è Francesco. Ha aspettato il suo padroncino umano per ore ed ore davanti alla porta del triage, cercandolo con gli occhi ogni qualvolta si aprivano le porte. Abbiamo tanto da imparare dai cani». Con questo post, comparso su Facebook nel tardo pomeriggio del 25 aprile, un’operatrice sanitaria dell’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia ha comunicato alla rete una bella storia di amore e fedeltà. È la storia di Francesco, il cui padrone ha dovuto recarsi al pronto soccorso per un problema di salute, per fortuna risolto per il meglio.
E a quel punto il suo cane, un meticcio di piccola taglia, si è piazzato all’ingresso in attesa di buone notizie. Il post dell’operatrice è stato poi rilanciato sulla pagina ufficiale dell’azienda ospedaliera di Perugia, facendolo diventare virale. «Abbiamo tanto da imparare dai cani» ha scritto la dipendente del ‘Santa Maria della Misericordia’ nel suo post. «Amore, fedeltà, prendersi cura di chi si ama giorno dopo giorno, nella quotidianità – ha aggiunto -, con piccoli gesti».
E ancora: «Soprattutto: bisogna prendersi cura di chi si ama. L’amore va alimentato. Una rosa non cresce se non le si dà l’acqua. Un cane non diventa così fedele se non lo si addomestica, se non gli si dà amore, giorno dopo giorno. A volte ci dimentichiamo in fretta quali sono le cose importanti della vita e lasciamo le rose più belle in un angolo, accantonate, ad avvizzire». Il cane peraltro, come si legge in un commento, è una presenza assidua nel centro storico di Perugia: lui e il suo padrone, infatti, vivono vicino all’Arco Etrusco e la sua vicenda ha rapidamente fatto il giro dei social. Un bell’esempio, l’ennesimo di come davvero il cane sia il migliore amico dell’uomo.
