Attività estrattive: «Cambiare rotta»

Sel Umbria si allinea a Legambiente e critica la decisione della Regione di ridurre il contributo ambientale per il settore

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Dopo la presa di posizione critica di Legambiente, ora arriva anche quella di Sel Umbria sulla decisione della Regione di ridurre il contributo ambientale per le imprese estrattive. Per il coordinatore regionale del partito, Fausto Gentili, «è maturo il tempo di un ripensamento e di una svolta».

Cambio di rotta Nel merito, Sel si dice «pienamente d’accordo» con Legambiente e pone alcune questioni centrali: «Il modello di sviluppo che si intende perseguire, la qualità ambientale, il rapporto tra beni comuni e interessi privati. La risposta da dare alla crisi dell’edilizia – scrivono da Sinistra, Ecologia e Libertà – deve partire da un’innovazione radicale e un ribaltamento delle pratiche consolidatesi negli ultimi decenni».

La strada da seguire Nel ricordare il ‘niet’ del Governo alla legge urbanistica umbra, impugnata dall’esecutivo davanti alla corte costituzionale, Sel Umbria ribadisce come la strada da perseguire sia quella «del riuso dell’edificato, della qualificazione ambientale degli edifici, la salvaguardia delle risorse naturali, gli interventi attivi di manutenzione del territorio», in un percorso di radicale innovazione che coinvolga l’impresa edilizia.

‘Consumo zero’ Presupposti a cui Sel Umbria cercherà di dare seguito, «portando la battaglia direttamente in consiglio regionale. Perché l’obiettivo proposto dalla Commissione europea di arrivare al consumo zero di suolo, sia assunto non come un invito, ma come un vero e proprio vincolo».

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