Bimba nata morta: incidente probatorio

Una violenta emorragia che ha causato un abbassamento dell’emoglobina e quindi una mancata ossigenazione – purtroppo fatale – del feto: c’è questo alla base della morte di una bimba, venuta alla luce ormai senza vita lo scorso 9 settembre all’ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto.

La vicenda Per quel fatto una ginecologa del nosocomio è stata indagata per omicidio colposo dalla procura di Terni. Secondo l’accusa la professionista avrebbe sottovalutato i forti dolori dolori addominali accusati dalla madre il giorno precedente la tragedia, curati con un antidolorifico e senza ulteriori esami. La situazione era però precipitata nel giro di poche ore: la donna era stata sottoposta ad un cesareo d’urgenza, purtroppo inutile per salvare la piccola, e successivamente all’asportazione di un rene a causa di un tumore benigno diagnosticato in gravidanza ma, evidentemente, sottovalutato. Per la parte civile, una semplice ecografia avrebbe potuto salvare la vita della bimba.

Perizia Mercoledì mattina il gip Simona Tordelli, accogliendo la richiesta di incidente probatorio formulata dal pm Raffaele Iannella, ha affidato l’incarico al dottor Luigi Carlini – medico legale – che dovrà fare luce sulla vicenda, in particolare attraverso l’analisi della cartella clinica della donna. In aula ci si tornerà il prossimo 16 marzo per ascoltare le conclusioni del perito.

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