Business sostenibile, Ast ne parla a Parigi

Terni, anche l’ad Burelli al forum organizzato dall’Ocse. «Le aziende si valutano anche dall’impatto sociale e ambientale»

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C’è anche una delegazione dell’Ast di Terni, rappresentata dall’ad Massimiliano Burelli e dalla direzione governance, al workshop ‘Trust in business’ organizzato a Parigi dall’Ocse con gli obiettivi di rafforzare il ruolo delle imprese come motore chiave per una crescita economica sostenibile e trovare soluzioni che aumentino la fiducia nel mondo del business. Il forum riunisce i leader del settore privato, delle istituzioni, del mondo accademico e della società civile per discutere di miglioramento nella lotta alla corruzione e di buone pratiche nella condotta commerciale all’interno dell’ecosistema aziendale.

Non solo risultati economici

«Le aziende devono essere consapevoli del ruolo che svolgono nella società e valutare le proprie azioni non solo sulla base di obiettivi economico-finanziari, ma anche dell’impatto sociale e ambientale» ha detto Burelli durante la tavola rotonda ‘Due diligence for a responsible energy sector’. Al centro del dibattito, le crescenti aspettative che opinione pubblica e governi hanno nei confronti del settore energetico, perché adottati misure proattive per arginare i rischi di impatti negativi sull’ambiente, sui diritti dei lavoratori e sulla corruzione. «Crediamo – ha aggiunto l’ad di Ast – che un approccio olistico sia fondamentale per affrontare i crescenti rischi ambientali. Solamente una solida collaborazione tra governi, consumatori industriali ad alta intensità energetica e produttori può essere la chiave». Ast è tra i cosiddetti ‘energivori’, ovvero le aziende che consumano molta energia. Proprio per questo l’azienda ha un dipartimento dedicato alla materia, utilizza gas naturale al posto di altre fonti con impatti negativi sull’ambiente (come carbonio e diesel), investe in nuove tecnologie a supporto dell’economia circolare (ne è un esempio il progetto di recupero delle scorie) e di una maggiore efficienza dei consumi (come il progetto del generatore di vapore a recupero di calore).

Le azioni

Ast ha inoltre pubblicato il primo report di sostenibilità ed è inoltre pronta ad ottenere la certificazione ISO 50001 (Energy management system). Ha organizzato i legality days, una serie di eventi aperti alla comunità e ai partner commerciali sui temi della legalità, e ha firmato il ‘memorandum sulla legalità’ con le autorità locali, per migliorare la responsabilità della gestione degli argomenti relativi alle politiche anti corruzione. «Abbiamo rilasciato e distribuito gratuitamente a tutte le aziende umbre – ha ricordato Burelli – uno starter kit con soluzioni di governance e conformità di base, per aiutarle a sviluppare una solida cultura interna di legalità e controllo». Ast inoltre fa parte del Biac (l’associazione che rappresenta l’industria all’interno dell’Ocse) e collabora con Transparency International Italia.

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