Intervistato da Radio Capital, il tenente colonnello della Guardia di finanza di Perugia, Selvaggio Sarri, che ha indagato sull’esame di lingua italiana sostenuto da Suarez, spiega: «Alla Juventus interessava il giocatore, ma le serviva che fosse comunitario. L’università cercava prestigio. Suarez è un ragazzo sveglio, capiva di essere agevolato. Ha beneficiato di condotte illecite di altri».
LE INTERCETTAZIONI: «NON SPICCICA PAROLA»
FINANZIERI ALLA STRANIERI PER I SEQUESTRI
In successive interviste, Selvaggio Sarri (che proprio in questi giorni lascia l’incarico) ha chiarito che né la Juventus né il calciatore Suarez né componenti del suo entourage risultano indagati: «Dall’indagine sono comunque emersi – ha aggiunto – contatti tra lo staff juventino e i vertici dell’Ateneo che ha poi materialmente organizzato l’esame del calciatore. Perché lo ha fatto? Probabilmente – ha concluso il colonnello Sarri – per il ritorno d’immagine che sarebbe derivato dall’esame sostenuto da Suarez».