Ciao ‘Ciccio’: si è spento il re tuderte delle notti romane

Angelo Nizzo era partito dall’Umbria per diventare protagonista della movida della capitale con lo storico Gilda Club

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Baffo nero, capelli lunghi e spesso coperti da un cappello, sorriso stampato in volto. Angelo Nizzo, chiamato da tutti ‘Ciccio’, uno dei re delle notti romane, è venuto a mancare. Partito da Todi, è prima stato animatore della movida della capitale, per poi diventare pr e direttore artistico dello storico locale Gilda Club. Tra i tanti post che hanno riempito la sua bacheca Facebook di aneddoti in suo ricordo, c’è chi racconta che da anni combatteva con un male incurabile.

Il profilo

Lo stile un po’ gipsy di Angelo Nizzo si può dipingere con gli iconici baffi, gli amati cappelli, il codino e gli orecchini. Di lui si ricordano il carisma, la fantasia, la gentilezza in mezzo ai giovani nottambuli che frequentavano i locali Alien, Gilda, Gilda on te Beach, Much More e Bar della Pace. Ciccio era l’amico dei vip, l’anima delle feste, il principe delle notte di una Roma libera e felice. «Cresciuto all’ombra di Gepy Mariani e Bruno Colella – l’architetto Giusto Purini racconta il suo percorso – lo presentai a Giancarlo Bornigia alla fine degli anni Ottanta e divenne l’animatore numero uno di tutti i miei locali». Primo animatore in Italia e decano dei pr quando il lavoro era completamente diverso da quello odierno improntato molto anche sui social. Centinaia di messaggi, da divedere in più giorni per evitare che i telefoni si bloccassero, si univano alle email per organizzare gli eventi. E prima ancora tutto vis a vis quando non c’erano neanche i telefoni di vecchia generazione. Dietro le quinte si viveva la vita per strada nelle piazze, nei bar, alle serate dove si conoscevano fotografi, giornalisti, lavoratori dello spettacolo e ci si scambiava il numero scrivendolo un po’ dove capitava. Una fitta rete di contatti da creare, come racconta la collega Laura Marinelli: «Un lavorone incredibile fatto di impegno, conoscenza e nottate infinite che duravano fino al mattino. Io ho iniziato molti anni dopo di te e mi sembrava di impazzire. Che genio che sei stato, un vero giocoliere mago». Il Gilda era più di una semplice discoteca.  Si presentavano nuove produzioni, dischi e libri, si cenava e festeggiava in un luogo magico al quale chi ha vissuto le notti romane lega dolci ricordi. Alcuni lo inseriscono tra i posti delle notti migliori della loro vita. Il pubblico era straordinario, quello che Nizzo aveva ribattezzato il «vippaio» di cui sapeva custodire storie e segreti facendosi volere bene anche per questo. Viveva ogni evento come una prima a Teatro con le emozioni del successo e il dispiacere delle serate meno riuscite. Gabriella Sassone, giornalista meglio nota come lady Gossip, ricorda: «Sei sempre stato il re tra un flash, una chiacchiera, una bevuta, un’intervista, baci e abbracci». I suoi locali hanno fatto la storia a Roma e anche all’estero, come ricorda l’agente e ufficio stampa Michele Piacentini: «Quanti amici venivano a trovarmi chiedendomi di poter andare al Gilda o negli altri locali che lui dirigeva per conoscere quella sorta di Grande Bellezza della Roma By Night». Da qualche tempo era tornato nella sua Todi e lottava con un brutto male: «Qualche settimana prima dell’inizio della pandemia passai in Umbria e mi parlò del suo problema di salute sapendo dei miei studi medici. – racconta il politico Antonello De Pierro – Mi mostrò una risonanza magnetica e si apprezzavano 2 neoformazioni verosimilmente di natura benigna e una terza lo condusse a subire un intervento un anno fa. Avevo spero fino all’ultimo che potesse approdare a una guarigione definitiva, l’illusione si spense inesorabilmente 2 mesi fa  quando capì le sue condizioni dopo una telefonata».

Angelo ‘Ciccio’ Nizzo

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