‘Ciclo ad impatto zero’, Terni lancia l’idea

Un nuovo progetto rivolto alla riduzione dei rifiuti in ambito ambientale promosso dall’associazione EcologicPoint

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A Terni arriva un nuovo progetto rivolto alla riduzione dei rifiuti in ambito ambientale. Ad agosto parte, infatti, ‘Ciclo a impatto zero’ promosso dall’associazione EcologicPoint di Terni con oltre 7 anni di attivismo in ambito ambientale.

L’idea «Ogni giorno ci interroghiamo sull’enorme quantità di rifiuti indifferenziati che vengono prodotti e gettati. Le strade della città e quelle in periferia purtroppo sono a volte vittime dell’inciviltà di alcuni soggetti che ancora non hanno digerito il cambio di gestione della raccolta differenziata ‘porta a porta’», afferma la presidente di EcologicPoint, Serenella Bartolomei. «Noi socie dell’associazione ecologica ternana, riflettendo costantemente su questo tema e quello che ognuna di noi può fare per contribuire al miglioramento della propria vita, dei nostri figli e dell’ambiente in cui vive, avendo già dimostrato precedentemente con il progetto dei pannolini lavabili, che se si vuole, si può ridurre sensibilmente montagne di rifiuti (ogni bimbo ne produce una tonnellata in tre anni), che inevitabilmente ci ritroveremo in discarica, abbiamo intenzione di lanciare un’altra sfida, un progetto ambizioso e di sicuro impatto sociale, con il quale daremo la possibilità a mille donne di essere al 100% sostenibili nei giorni del loro ciclo mestruale».

Il progetto EcologicPoint donerà, a fronte di una quota associativa di 10 euro, sostegno necessario per la buona riuscita dell’operazione, mille coppette mestruali ad altrettante donne residenti a Terni. «Questo permetterà di far conoscere al meglio il meraviglioso sistema ecologico ad impatto zero». Il programma prevede un primo step: il rilascio di 100 coppette a 100 donne in età fertile che si affacceranno in questa nuova avventura, reclutate attraverso i social network, nelle palestre e in altri luoghi di aggregazione della città, poi seguirà un monitoraggio delle stesse, supportandole costantemente con l’esperienza di altre donne che utilizzano la coppetta già da diverso tempo. Successivamente si procederà ad una massiccia informativa nei consultori e nei centri di ginecologia della città, con schede di adesione annesse, per arrivare appunto alla distribuzione di mille coppette.

La statistica a Terni «Considerando che le donne a Terni in età fertile dai 18 ai 45 anni sono 11.700 – spiegano dall’associazione – e che ognuna di loro contribuisce con 250 chili di indifferenziato, con l’uso di assorbenti esterni o tamponi interni, oltre all’inutile imballaggio degli stessi (packaging, protezioni in plastica, ecc.), possiamo dire che mille donne potranno dare un significativo contributo ecologico e una bella svolta ambientale nella nostra amata Terni». Pur consapevoli che «il tema è delicato e magari potrà urtare la sensibilità di molti, essendo questi temi dei veri e propri tabù culturali, siamo convinte che molte altre donne saranno orgogliose di far parte di un progetto così importante e rivoluzionario nella storia della sostenibilità ternana».

I vantaggi La coppetta mestruale «rappresenta una valida alternativa ecologica, economica e salutare ai tamponi e agli assorbenti esterni. Ogni donna, nella sua vita fertile, usa e getta circa 11.400 assorbenti o tamponi pari a circa 250 chili di rifiuti che devono essere smaltiti in discarica; l’utilizzo della coppetta evita questo rifiuto difficile e inoltre non si producono rifiuti d’imballaggio (packaging, protezioni in plastica, ecc.). È riutilizzabile fino a 10-15 anni, l’investimento per l’acquisto viene ammortizzato in 8-12 mesi dall’acquisto; permette quindi di risparmiare centinaia di euro ed evita l’indipendenza dall’acquisto di prodotti ‘usa e getta’, mese dopo mese. È facile da usare e da pulire ed è adatta per la notte, ideale per viaggiare, nuotare e fare sport. In morbido e flessibile silicone anallergico, si adatta perfettamente alle pareti vaginali e il corpo non sarà a contatto con sostanze chimiche ed è perfettamente tollerata anche dalle donne con pelle molto sensibile e con secchezza vaginale. Sulla sua superficie non rimangono batteri e non altera l’equilibrio vaginale naturale».

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