Covid-19, le cautele verso la fase due

Il punto di Brusaferro (Iss) sull’andamento dell’epidemia in vista della fase due

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«Ci sono aree a bassa, media e alta circolazione del virus e ci sono focolai anche in aree a bassa circolazione». Lo ha affermato il presidente dell’ Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa dell’istituto sull’andamento epidemiologico di Covid-19. «Il miglioramento è netto, ma serve cautela», ha detto Brusaferro.

VERSO LA FASE DUE: LE LINEE GUIDA PER EVITARE IL CONTAGIO AL LAVORO

Il punto di Brusaferro

«Senza cautela, il tasso dei contagi può alzarsi vertiginosamente di nuovo. Ora i numeri sono ottimi, ma dobbiamo procedere con estrema calma – dice Brusaferro – andiamo avanti con calma, la vita non sarà certamente come prima, fino a quando non avremo terapie o vaccino. La gran parte delle infezioni è avvenuta nelle strutture dove si concentrano persone anziane e disabili, poi nell’ambiente familiare, seguono le strutture sanitarie e una parte inferiore a livello lavorativo. L’altro elemento è la letalità dei positivi al Covid-19, è un tema che stiamo approfondendo. Il dato mostra le età più elevate sono a maggior rischio. Sulle cartelle ciniche avere più patologie è un fattore, le donne muoiono meno degli uomini».

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Vademecum per le badanti

Secondo lo studio preliminare sulle fonti di infezione condotto dall’ Iss, su circa 4500 casi notificati tra il primo e il 23 aprile. Il 44,1% delle infezioni si è verificato in una residenza sanitaria assistita per anziani, il 24,7% in ambito familiare, il 10,8% in ospedale o ambulatorio e il 4,2% sul luogo di lavoro. Durante la conferenza stampa è stata presentata anche una guida pratica dedicata a chi si prende cura degli anziani, realizzata dal dipartimento di Malattie cardiovascolari, endocrino-metaboliche e invecchiamento dell’Istituto superiore di sanità e disponibile sul sito dell’istituto. L’opuscolo, tradotto in 8 lingue (inglese, francese, spagnolo, rumeno, polacco, russo portoghese e tamil) si rivolge soprattutto a badanti e offre indicazioni su come proteggere gli anziani proteggendo anche se stessi, visto che prendersi cura di un anziano significa aiutarlo ad alzarsi, camminare, mangiare e lavarsi e non è possibile quindi mantenere il distanziamento di almeno un metro. Il documento sarà disponibile anche in forma di decalogo in modo da essere pubblicato sia come post sui social sia in versione stampabile come poster e verrà affisso in farmacie, studi medici, ospedali.

La ‘fuga in avanti’ del Veneto

Il Veneto anticipa, con nuova nuova ordinanza firmata oggi dal governatore Luca Zaia, alcune deroghe alle restrizioni nel commercio: viene dato il via libera nella regione alla vendita del cibo per asporto nei take away, pasticcerie e gelaterie – finora era possibile solo la consegna a domicilio – mantenendo il divieto di consumo all’interno dei locali dell’esercizio. Negozianti e clienti dovranno avere mascherine e guanti, e rispettare il distanziamento di un metro. Altro allentamento riguarda le aperture di librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento per bambini, per i quali non vale più il limite dei due giorni a settimana. «Abbiamo raschiato il barile – ha detto Zaia – togliendo tutto ciò che si poteva per quanto è consentito dalla legge. Ma sia chiaro, non è il libera tutti».

La gaffe di Trump

«C’è un modo di farne qualcosa, non so, con un’iniezione, o con dei lavaggi? In modo che il disinfettante arrivi ai polmoni, perché se arriva ai polmoni può avere un impatto molto forte sui polmoni. Certo, bisognerà chiedere a dei dottori, ma a me pare interessante». Questa la dichiarazione del presidente Usa Donald Trump, che ha proposto di usare disinfettante in vena per i malati.

Come cambiano i trasporti

«Ci saranno regole chiare nelle stazioni dei mezzi pubblici e negli aeroporti – ha spiegato la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli – in particolare segnaletica e percorsi guidati per garantire flussi unidirezionali in entrata e uscita e il distanziamento sociale di un metro. I mezzi viaggeranno al massimo col 50% dei posti occupati. E ci vorrà personale per controllare il rispetto delle regole». Per decongestionare il traffico delle grandi città nell’ora di punta, che la ministra individua tra le 7,10 e le 7,40, intanto diventa fondamentale differenziare gli orari di lavoro, un tema sul quale stanno lavorando i ministri del Lavoro e dello Sviluppo con le associazioni imprenditoriali e sindacali. 

Mascherine obbligatorie

«Necessario indossare mascherine per tutti sugli aerei. E sui taxi, se si sale almeno in due. Per i conducenti dei treni e degli altri mezzi pubblici solo nel caso in cui non siano soli. Per i passeggeri di questi stessi mezzi la valutazione è in corso. La regola fondamentale sarà il distanziamento sociale. Ma stiamo studiando meccanismi per approvvigionarsi di mascherine in prossimità dei mezzi pubblici».

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