Covid, Orvieto: riapre il pozzo di San Patrizio

Sabato e domenica il via libera con le nuove modalità di accesso

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Fine settimana con novità ad Orvieto. Sabato e domenica riaprirà al pubblico il pozzo di San Patrizio: definite le nuove modalità di accesso all’opera di ingegneria cinquecentesca per il rispetto dei protocolli di sicurezza di contenimento della diffusione del covid-19.

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Le misure

L’orario di apertura è stato esteso dalle 9 alle 20 con ingressi contingentati; la biglietteria sarà in via temporanea spostata da piazza Cahen in viale Sangallo, lungo il quale saranno individuati due distinti percorsi di ingresso e di uscita; obbligo di mascherina per i visitatori; nei punti di accesso-uscita e bagni saranno posizionate soluzioni idroalcoliche per la sanificazione delle mani; all’ingresso sarà effettuata la misurazione della temperatura corporea dei visitatori tramite termoscanner; segnaletica verticale a terra per il rispetto del distanziamento sociale e informare le persone in merito alle norme da rispettare; all’interno ci saranno accorgimenti per favorire il ricircolo dell’aria e sarà effettuata l’igienizzazione quotidiana. «Si sta predisponendo – spiega il Comune – inoltre il servizio di prenotazione e acquisto on line del biglietto di ingresso nonché la possibilità di pagamento con carte di credito e bancomat che sarà attiva nei prossimi giorni».

Il test

Il sindaco con deleghe al turismo e cultura, Roberta Tardani, sottolinea che «nel primo fine settimana di rimozione di tutti i limiti del lockdown restituiamo alla città e ai turisti una delle meraviglie di Orvieto e dell’Italia intera che lo scorso anno ha fissato il record di visitatori, oltre 200mila, e nei primi due mesi del 2020 ha fatto registrare un aumento del 40% di accessi rispetto allo stesso periodo del 2019. Il pozzo di San Patrizio è uno dei primi monumenti ipogei di tale portata che riapre al pubblico in Italia e questo weekend servirà come test per verificare le modalità di accesso che sono state elaborate per garantire una visita in piena sicurezza all’opera realizzata da Antonio Da Sangallo il Giovane. Possiamo sicuramente dire che grazie alla geniale intuizione dell’architetto italiano nel 1527, ovvero le due scale elicoidali che si incrociano, oggi il pozzo di San Patrizio è un monumento ‘covid free’ perché i visitatori che scenderanno e risaliranno non si incontreranno e potranno godere di questa meraviglia distanziati dagli altri e in piena sicurezza. Perché ad Orvieto anche la bellezza rispetta le distanze. Ringrazio gli uffici del Comune e Sistema Museo che con celerità ed efficacia hanno consentito la riapertura già in questo fine settimana anche grazie a un implementazione del personale in servizio. Siamo convinti che la nostra città tornerà sin da subito ad attirare i turisti – conclude – e per questo ci stiamo attrezzando per accoglierli in totale sicurezza e per promuovere Orvieto in maniera adeguata per farne una destinazione alternativa delle prossime vacanze estive».

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