Da Eurochocolate alla Fiera dei Morti: il Covid incombe e ‘fa male’

Perugia – Dopo gli stop annunciati dal sindaco Romizi, resta appeso ad un filo l’evento del patron Guarducci. Deciderà il Cposp

Condividi questo articolo su

di A.T.

Saranno decisive le prossime ore per sapere se la 27° edizione di Eurochocolate, in programma dal 16 al 25 ottobre, si farà o no. A decidere, il comitato tecnico scientifico che, valutando lo stato dell’emergenza sanitaria applicato all’evento perugino, già entro giovedì potrebbe stilare la relazione da consegnare al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, istituito presso la prefettura di Perugia, a cui spetterà la decisione finale.

EUROCHOCOLATE 2020: ECCO IL PIANO ANTI-COVID

Il contesto

Quella di Eurochocolate è una manifestazione che da anni attira nel capoluogo umbro turisti da tutta Italia, e non solo. Il Covid, però, ha mescolato le carte in tavola. Il nostro paese non è stato colpito, come altri nel resto d’Europa, dalla violenza della seconda ondata ma il virus continua a circolare e, fino al vaccino, nulla può essere sottovalutato. Solo a metà ottobre, ad esempio, si potranno vedere gli effetti delle riaperture delle scuole, diverse già costrette a chiudere per studenti risultati positivi.

La linea del ‘no’

Per questo un evento come Eurochocolate, vitale per molti commercianti e strutture ricettive, nei giorni scorsi è passato al vaglio del comitato tecnico scientifico per il Covid in Umbria. Sulla stessa linea di pensiero della Protezione civile e della Direzione sanità dell’Umbria, il Cts ritiene che manifestazioni come quella perugina – al pari dei Baracconi o la Fiera dei morti – rappresenti un rischio troppo elevato dal punto di vista sanitario. Nel frattempo il patron Eugenio Guarducci è stato visto passeggiare nel salotto del Barton Park, il centro perugino che mette a disposizione sale riunioni, ma in tarda serata ha smentito in un tweet l’intenzione di trasferire lì Eurochocolate.

Niente ‘Baracconi’

Nei giorni scorsi c’era nell’aria la decisione di rimandare anche i Baracconi. Ufficialità che i giostrai hanno ricevuto nella giornata di martedì via Pec: «Si comunica che alla data odierna non vi sono i presupposti necessari per autorizzare la manifestazione in oggetto». Una notizia al pari di uno ‘schiaffo alla città intera’ ha commentato a Il Messaggero Francesco Ferroni della Cisl Umbria – sindacato spettacoli viaggianti (Snisv). Timori di chiusura anche per i gestori dei luna park, riaperti a partire dal Dpcm di luglio, e che ora, con il possibile rinvio di alcuni eventi, temono un nuovo stop. «L’impoverimento che ha causato la pandemia – continua Ferroni – rischia, a detta di tutti, di essere più dannoso della malattia stessa. La categoria dello spettacolo viaggiante è stata colpita duramente proprio dal Covid-19 ma, non appena le condizioni sono migliorate, ha trovato comprensione e disponibilità al lavoro anche in zone duramente colpite come Bergamo e in città con parchi di dimensioni simili a Perugia come Lucca o Prato».

Uno stop dietro l’altro

E la Fiera dei morti? Anche la manifestazione di Pian di Massiano non è stata risparmiata da forti dubbi. «Stiamo attendendo le disposizioni – spiega sempre a Il Messaggero Mauro Fortini, presidente di Fiva Umbria Confcommercio -. Siamo collaborativi ma vogliamo capire bene quali potrebbero essere le limitazioni alla manifestazione a causa del coronavirus. Perché alcuni operatori che vengono da fuori Perugia, potrebbero correre il rischio di non rientrare con le spese da sostenere se, ad esempio, la Fiera dei morti risultasse ‘blindata’ ai visitatori». Dubbi che hanno trovato risposta nella giornata di martedì quando il sindaco, Andrea Romizi, ha comunicato ufficialmente che Luna Park Fiera dei morti non si farà. «In considerazione dell’evoluzione della pandemia in atto – si legge nel documento firmato dal primo cittadino – sussistono significative criticità per poter consentire lo svolgimento della manifestazione. Si comunica pertanto che alla data odierna non vi sono i presupposti necessari ad autorizzare la manifestazione».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli