Domenica di donazioni in provincia di Perugia

A buon fine l’appello per la donazione di sangue: raccolte 46 sacche tra Pantalla e Perugia nonostante il periodo di vacanze. Rasimelli: «Nei donatori c’è sensibilità»

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L’appello lanciato da Avis e dall’azienda ospedaliera di Perugia è stato accolto dai donatori: in 60 si sono presentati nei centri raccolta sangue di Perugia e Todi Pantalla. In 14, però, non hanno potuto donare, a causa di problemi di natura clinica (bassa emoglobina) o, dopo il colloquio con i medico, perché di ritorno da viaggi intercontinentali effettuati in paesi con forti criticità.

Sospensioni temporanee Questa è una delle cose da sapere: i viaggi in paesi considerati ‘a rischio’, i rapporti occasionali non protetti, le operazioni, i tatuaggi, i piercing, l’uso di droghe sono tutte causa di non idoneità (temporanea, nella maggior parte dei casi) alla donazione di sangue. Ecco perché il bacino dei donatori periodici deve essere sempre costante. Ed è importante – per i donatori – avere uno stile di vita congruo.

Marchesi comunque soddisfatto In ogni caso, attraverso una nota dell’ufficio stampa del «Santa Maria della Misericordia» (che conferma come le sacche raccolte siano state alla fine 46) il direttore del servizio immunotrasfusionale, Mauro Marchesi, si è detto comunque soddisfatto del risultato ottenuto, tenendo conto del periodo di ferie e dell’iniziativa sperimentale, almeno per il mese di agosto. In futuro, iniziative simili saranno ripetute in altri giorni festivi e nei pomeriggi feriali, allo scopo di venire incontro alle richieste dei cittadini i cui orari di lavoro non sempre coincidono con quelli delle strutture sanitarie.

Dimostrata sensibilità Soddisfazione anche dall’Avis: «Voglio ringraziare i donatori per la loro sensibilità ma soprattutto per le parole espresse – ha detto Fabrizio Rasimelli – che ci hanno dimostrato che il problema sangue è sentito nella popolazione. Speriamo che nelle prossime sessioni si possa fare ancora meglio. Noi, grazie anche al Sit di Perugia e alle strutture ospedaliere, stiamo facendo di tutto per rendere le donazioni sempre più ‘comode’ per gli aspiranti donatori».

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