Droga sul ‘Darknet’, indagato un perugino

L’operazione condotta dagli adenti dello Sco e della squadra Mobile di Lecco ha portato all’arresto di 3 persone. Oltre 40 gli indagati, tra cui quello di Peugia

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C’è anche un perugino di 23 anni tra i perquisiti nell’ambito dell’operazione della Squadra mobile di Lecco che ha portato all’arresto di tre persone per traffico e commercializzazione di stupefacenti sul ‘Darknet’, il mondo oscuro di internet dove viene venduta merce illegale.

Indagato Il giovane, residente tra Perugia e Assisi, era già noto alle forze dell’ordine locali come consumatore abituale. In casa sua non sono state trovate tracce di droga, ma tramite vie telematiche gli investigatori sono potuti risalire ai suoi contatti con i fornitori al centro dell’inchiesta della procura di Lecco. L’uomo è ora indagato per concorso nel commercio di stupefacenti. «Probabilmente acquistava la droga per uso personale – ha spiegato il capo di gabinetto della questura di Perugia, Francesco Barba – comprava un prodotto ‘di nicchia’ che non riusciva a reperire sul mercato locale».

Tre arresti Anche in altre province italiane, da Bolzano a Bari, sono stati perquisiti gli acquirenti di bitcoin e di merce illegale online. Quasi tutti giovani, avevano nei loro computer sofisticati programmi finalizzati alla rendere anonima la navigazione. Il bilancio parla di 3 arresti – eseguiti in provincia di Pisa – e oltre 40 persone indagate in seguito all’operazione condotta dalla squadra Mobile di Lecco e dagli agenti del Servizio centrale operativo della polizia di Stato, incentrata su un vasto giro di stupefacenti sul cosiddetto Darknet, la parte ‘oscura’ ed anonima del web dove circola merce illegale di ogni tipo.

Gli arrestati sono un italiano, un brasiliano ed un albanese che vendevano droga – hashish, cocaina, marijuana e droghe sintetiche – sul sito I.D.C. (Italian Darknet Community) e piattaforme simili, sfruttando l’anonimato garantito dal Darknet. Il tutto incassando pagamenti in ‘criptovalute’ come il bitcoin, per poi spedire il materiale con plichi anonimi.

La ‘segnalazione’ L’italiano arrestato era stato già segnalato dall’Fbi come un pericoloso trafficante di droga e le attività svolte dalla polizia di Stato hanno permesso di accertare oltre 2 mila cessioni di stupefacenti attraverso il web. L’operazione ha portato al sequestro di oltre 2 chilogrammi di droghe sintetiche

Le perquisizioni Nell’ambito dell’operazione gli agenti hanno eseguito 45 perquisizioni domiciliari a carico di altrettante persone – tra cui un minorenne – acquirenti di bitcoin e di merce illegale ‘online’, tra le province di Bari, Bergamo, Bologna, Bolzano, Brescia, Catania, Cosenza, Cremona, Cuneo, Firenze, Lecco, Milano, Napoli, Novara, Perugia, Ravenna, Pesaro Urbino, Reggio Emilia, Roma, Teramo, Torino, Trento, Varese, Venezia e Verona. Tutti avevano predisposto i propri computer con sofisticati programmi finalizzati alla completa ‘anonimizzazione’ della navigazione.

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