«Due popoli e due Stati, anche contro questo infame antisemitismo»

Sandro Corsi dice la sua sul Giorno della Memoria e sull’attualità politica internazionale

Condividi questo articolo su

Sandro Corsi

di Sandro Corsi

No. Non si può essere silenti nella Giornata della Memoria anno 2024 poiché questo giorno si inscrive in un contesto culturale e morale internazionale tragico quanto mai emerso dall’olocausto: il ritorno di un infame antisemitismo. E’ in ragione di questo rovesciamento della storia che ho sentito il dovere politico e morale di dare un piccolissimo e personale segno nel sentirci vicino al popolo ebraico e ad Israele, aderendo all’associazione 7Ottobre promossa da Anita Friedman e Stefano Parisi. Quello che si sta aggirando in un’Europa immemore e troppo remissiva contro autocrazie dispotiche ed aggressive, è un sentimento pericoloso e dimentico delle decine e decine milioni di morti ad opera di Hitler e Stalin con lo sterminio del popolo ebraico, ma anche polacco, ucraino ed altri nelle ‘terre di sangue’ per citare lo storico Timothy Snaider. Altrettanta piena e da sempre convinta vicinanza al popolo palestinese, ostaggio oggi di Hamas, che sta pagando con la morte di migliaia di innocenti in una guerra che deve finire, con la sconfitta militare dei terroristi di Hamas e politica degli estremisti ebraici. Due popoli, due Stati: è e rimane l’obiettivo di tutti i sinceri democratici mai dimenticando, onorando davvero questo 27 gennaio, la vera storia. Poiché come scriveva Primo Levi, ‘ciò che è accaduto può ritornare’.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli