Elettrocarbonium, frattura definitiva

I lavoratori ‘mollano’ l’assessore De Arcangelis. Il sindaco: «Sbagliato personalizzare, tutti lavoriamo per tenere in vita lo stabilimento »

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Tensione sempre più alta, a Narni, tra i lavoratori di quella che ormai va definita come ex Elettrocarbonium e Comune. In particolare, giovedì mattina, l’attacco è stato rivolto – nuovamente – verso l’assessore Marco De Arcangelis, contestato vivacemente durante la seduta del consiglio comunale, alla quale si sono presentati in delegazione.

MARIANNA FORMICA (FILCTEM CGIL) SU ELETTROCARBONIUM

Francesco De Rebotti

Francesco De Rebotti

Il sindaco Francesco De Rebotti, il primo cittadino, chiarisce subito che «i lavoratori saranno sempre i benvenuti – visto che nella concitazione del momento al presidente del consiglio comunale sarebbero ‘scappate’ frasi poco felici – e noi saremo sempre pronti a confrontarci con loro, come peraltro è avvenuto oggi».

Produzioni alternative Il sindaco, poi, spiega che «la situazione attuale, e lo abbiamo chiarito ai lavoratori, è quella che sapete tutti: non ci sono segreti di sorta. L’amministrazione ha una posizione chiara e assolutamente condivisa da tutti. Quello stabilimento deve tornare a lavorare, producendo quello che sarà possibile e non necessariamente elettrodi di grafite, ma di sicuro la vocazione industriale di quell’area non è in discussione. Da parte di nessuno e, anzi, siamo tutti impegnati per far sì che la ripresa produttiva avvenga nel più breve tempo possibile».

Lavoratori Elettrocarbonium in Comune a Narni - 19 maggio 2016Le richieste Francesco De Rebotti prosegue dicendo che «due sono, soprattutto, le questioni che io intendo porre con forza: la prima è a Sgl, perché si sbrighi a tornare in possesso della fabbrica (qui entra in gioco anche il tribunale, però; ndr), la seconda è a chiunque si voglia fare avanti per rilevarla e su questo voglio essere molto chiaro. Chiunque si presenterà dovrà garantire il completo riassorbimento della forza lavoro e mi riferisco ai livelli occupazionali ante-crisi Sgl, ma anche garanzie per l’indotto, che per la nostra città è importante quanto l’Elettrocarbonium, la Sgl o comunque si chiamerà in futuro».

Marco De Arcangelis (al centro)

Marco De Arcangelis (al centro)

L’ordine del giorno Alla fine i consiglieri di maggioranza, Lorenzo Lucarelli (Pd), Daniele Santirosi (Sel), Claudio Ricci (Psi) e Giancarlo Marcotulli (Lista Marcotulli), hanno approvato un ordine del giorno nel quale su legge: «Preso atto del fallimento di reindustrializzazione di Elettrocarbonium con i conseguenti e negativi risvolti sui lavoratori e sull’economia locale, occorre guardare avanti ribadendo l’obiettivo dell’amministrazione vomunale teso a salvaguardare e favorire la continuità di un’eccellenza produttiva unica nel nostro paese e che ha caratterizzato lo sviluppo di un intero territorio, garantendo tutti gli strumenti ordinari e straordinari che le istituzioni possono mettere a disposizione. Lo stesso obiettivo e lo stesso impegno che vanno garantiti per eventuali progetti operanti in altri settori industriali che potrebbero palesarsi. Purché entrambi gli scenari siano indirizzati a garantire i livelli occupazionali diretti ed indiretti che erano presenti prima della chiusura di Sgl, con l’unico obiettivo del reimpiego di tutte le lavoratrici e lavoratori in mobilità da due anni, di quelli licenziati da Elettrocarbonium e di quelli dell’indotto. Ecco perché appare inutile e prematura qualsiasi valutazione in merito alla destinazione attuale e futura dell’area, sulla quale esistono norme definite che si applicano a seconda dei casi. Ad oggi la priorità assoluta è quella del proseguimento della destinazione e dell’attività industriale del sito e una risposta in questo senso non può che venire, rapidamente, dal mercato. Ecco perché vogliamo conoscere, altrettanto rapidamente, le reali proposte in campo. Nel contempo, vista la delicatezza dei passaggi in corso e coerentemente con i punti sopra riportati, invitiamo il sindaco ad assumere su di se, come avvenuto in passato, la conduzione della vicenda cercando da subito, ferma restando la distinzione dei ruoli, di creare un contesto coeso e rappresentativo degli interessi della collettività. Per questo invitiamo la liquidazione di Sgl a fare presto ed approfonditamente le sue esclusive valutazioni in merito ad eventuali manifestazioni di interesse per ricondurre la vicenda, nel più breve tempo possibile, al tavolo ministeriale con le istituzioni e le forze sindacali, così come indicato dall’ultimo Odg del Consiglio Comunale di Narni. Chiediamo inoltre ad Sgl di determinare tempi rapidi e certi sulla riconsegna del sito industriale per favorire l’ingresso di eventuali nuovi investitori».

De Arcangelis Il sindaco De Rebotti, poi, spiega in poche parole la sua posizione sull’assessore: «Dopo aver ribadito che ora la gestione della vicenda, sia sotto il profilo istituzionale che della comunicazione, è in capo a me – scandisce – ripeto quello che ho già detto nel recente passato e cioè che io ho il massimo della fiducia in tutta la squadra di governo della città e, quindi, credo che non ci sia bisogno di dire altro». Opposizioni (alcune) e sindacati (alcuni) se ne facciano una ragione: Marco De Arcangelis resta al suo posto.

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