Falsi ricoveri a Narni: 49 rinvii a giudizio

Lo ha deciso il gup Simona Tordelli. Prosciolte 17 persone. Il processo inizierà il 14 dicembre

Condividi questo articolo su

di F.T.

Il gup Simona Tordelli ha rinviato a giudizio 49 persone – su un totale di 65 per le quali il pm Raffaele Pesiri lo scorso novembre aveva chiesto il processo – implicate nella maxi indagine sui ‘falsi ricoveri’ all’ospedale di Narni, operazione emersa nel 2012 e condotta dai Nas di Perugia su tutto il territorio regionale.

L’indagine Attraverso l’indagine, basata sull’esame approfondito di oltre 2.500 prestazioni mediche, con irregolarità rilevate in circa 250 casi, il Nas di Perugia aveva portato alla luce il meccanismo basato su ricoveri fittizi, per alcuni dipendenti Asl ma anche parenti e amici. Ricoveri – per l’accusa – solo sulla carta, con le relative attestazioni che sarebbero servite ad accedere a tutta una serie di esami (per la maggior parte analisi del sangue) senza dover pagare ticket né sottostare ai tempi delle normali liste di attesa. Accertamenti che avevano portato la procura ad indagare 62 persone per truffa e 8 per il reato di falso ideologico.

Prosciolti Nell’ultima udienza dello scorso 1° aprile, il gup aveva prosciolto – con sentenza di non luogo a procedere – quindici persone fra pazienti e dipendenti Asl (una delle quali solo dall’accusa di falsità ideologica), rinviando le ulteriori decisioni all’udienza del 6 maggio.

Rinvii a giudizio Mercoledì mattina in aula, gli imputati – attraverso i propri legali – hanno ribadito la richiesta di assoluzione e, più o meno direttamente, l’applicazione del nuovo articolo 131 bis che esclude la punibilità dei reati cosiddetti ‘lievi’, ovvero con una pena non superiore ai 5 anni nel massimo, purché l’offesa sia «di particolare tenuità» e la condotta «non abituale». Il giudice ha invece deciso per il rinvio a giudizio di tutti – ad eccezione di un medico e un nutrizionista, prosciolti ‘perché il fatto non sussiste’ – ed ha fissato l’udienza dibattimentale di fronte al giudice monocratico per il prossimo 14 dicembre.

I difensori La decisione ha sollevato più di una perplessità fra i legali dei 49 imputati – fra loro, gli avvocati Manlio Morcella, Arnaldo Sebastiani, Valerio Provaroni, Enrico De Luca, Silvia Bartollini e Francesca Carcascio – che si dicono comunque «certi di un esito finale positivo, in ragione dell’irrilevanza del fatto, su cui non ci sono dubbi». Il riferimento è anche all’entità del danno che l’ex Asl4 avrebbe subito dalla condotta degli indagati – circa 2.600 euro – e al fatto che la cifra, legata ai ticket delle analisi, sia stata già liquidata da tutti i singoli coinvolti, uno dei quali è stato rinviato a giudizio per un importo di 3,50 euro, già restituiti. La stessa corte dei Conti ha già archiviato le contestazioni inizialmente mosse nei confronti dei dipendenti Asl coinvolti nell’indagine.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli