Faurecia, scontro sul ‘premio’: è stato di agitazione

Terni: l’azienda vuole erogare ai dipendenti 480 euro totali, oltre ad un bonus di 150 euro. Le rsu: «Insufficiente, tanti sacrifici fatti»

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di F.L.

Si apre lo stato di agitazione alla Faurecia, azienda metalmeccanica di Terni, con contestuale blocco di tutti gli straordinari, dopo un incontro tra direzione aziendale e rsu, convocato mercoledì per discutere del premio di risultato 2020. Non è piaciuta infatti ai delegati di fabbrica, che l’hanno definita «insufficiente, la proposta aziendale di erogare ai dipendenti 480 euro complessivi – a cui vanno scorporati i 250 di anticipo già percepiti a luglio – e un ulteriore bonus di 150.

Cifre diverse da quelle discusse

In una nota sindacale Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm sottolineano che «nonostante tutti i sacrifici, economici e personali, fatti in questo difficilissimo anno» e nonostante «l’attaccamento ed il senso di responsabilità dimostrato da tutti lavoratori della Faurecia di Terni per far si che le produzioni proseguissero anche durante i momenti piü difficili della pandemia da Covid-19», la direzione aziendale «ha espresso la volontà di non ripagare tutti gli sforzi dei suoi dipendenti non accordando un importo del premio di risultato che fosse coerente con quanto discusso precedentemente, che prevedeva l’erogazione di 11/12 dell’intero importo (1000 euro circa, ndr)».

Protesta potrebbe non fermarsi

Per questo motivo le rsu hanno deciso unitariamente, di aprire lo stato di agitazione, con il blocco degli straordinari «nel tentativo di non gravare oltremodo sulle tasche dei lavoratori». «Il prosieguo della protesta dipenderà essenzialmente dall’atteggiamento che intenderà assumere la direzione aziendale. La rsu ha, di contro, tutta l’intenzione di difendere e tutelare la dignità ed il salario dei lavoratori, attraverso tutte le azioni che si riterrà opportuno intraprendere».

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