Frustate alle figlie, condannato a 26 mesi

Una lunga serie di vessazioni da parte dell’uomo anche alla moglie. Finalmente la condanna, a cinque anni dai fatti

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Urla, offese, minacce, botte, addirittura cinghiate: terrore in famiglia per tre donne – moglie e due figlie – a causa della violenza di un uomo. Il tutto si è consumato fra Perugia e Gubbio ormai cinque anni fa, ma la sentenza di condanna è arrivata solo ora. Due anni e due mesi di reclusione.

Le minacce per coprire la relazione

L’uomo – riporta il Corriere dell’Umbria citando il capo di imputazione – era accusato, tra le altre cose, di aver picchiato le figlie con cinte e cavi elettrici, usati come frusta, con scope e oggetti simili- Botte anche alla moglie, fra l’altro in stato di gravidanza, minacciata in modo esplicito di morte. L’uomo aveva una relazione e quando le figlie lo hanno scoperto ha minacciato anche loro: ‘Se parlate vi ammazzo tutte’. Tra gli addebiti c’è anche un’ingiuria diretta moglie postata via Facebook, un pugno al naso alla donna e uno speronamento in auto sempre a danni della coniuge

Le frustate col filo elettrico

Particolarmente angosciante l’episodio del 22 agosto del 2016 quando nell’aggredire la figlia 19enne l’ha colpita con il filo elettrico di un mappamondo, usato come frustino, provocandole una lesione consistita in escoriazioni al braccio, all’avambraccio alla coscia e a tutta la gamba sinistra. Lo stesso cavo è stato usato anche per colpire un’altra figlia che stava cercando di difendere la mamma da una delle aggressioni.

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