Global warming e sviluppo sostenibile, in libreria ‘Clima in crisi’

Il ternano Gianni Ferri Bontempi tra gli autori del volume che si interroga sui rapporti tra esseri umani

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di F.L.

Il tema dei cambiamenti climatici è sempre più d’attualità e la sensibilità intorno a questa problematica – che mette a rischio il futuro di tutti – sta crescendo anche in Italia (dove proprio martedì è attesa tra l’altro Greta Thunberg). Si inserisce in questo contesto ‘Clima in crisi’, un libro scritto a sei mani che vede tra gli autori anche il giovane ternano Gianni Ferri Bontempi, dal 2017 presidente e fondatore dell’Associazione culturale ‘Meteo Centro Italia’, oltre che dell’omonimo portale web, laureando in giurisprudenza alla Sapienza di Roma, dove ha anche frequentato un corso di formazione specialistico in scienze della sostenibilità.

I contenuti

Ugo Carlotto, ingegnere esperto in energie rinnovabili, e Simonepietro Canese, biologo marino, sono gli altri due autori del volume, disponibile in libreria, che può ‘vantare’ anche la prefazione di Sara Segantin, divulgatrice scientifica e attivista, tra le prime militanti del gruppo Fridays For Future. «L’attuale crisi climatica è unica nella storia – si legge nella sinossi del libro -, per velocità di realizzazione e perché è la prima indotta direttamente dagli esseri umani. I suoi effetti stanno già causando sofferenza e morte. L’immissione massiccia e sempre crescente dei gas serra in atmosfera negli ultimi duecento anni, alla base del global warming, è la causa fisica di questa crisi, ma le sole soluzioni pratiche/tecnologiche sono basi solide per realizzare la ‘rivoluzione verde’, la ‘transizione ecologica’ e il ‘futuro sostenibile’? I Fridays For Future dicono di no e gli autori sono d’accordo con loro. E allora, quali sono le basi veramente solide da cui partire? La domanda è complessa, la sfida sta nel reinventare il nostro essere umani su questo pianeta, per costruire un futuro degno di essere vissuto». Per Ferri Bontempi e gli altri due autori «solo realizzando profondamente che il cardine del problema riguarda i rapporti tra esseri umani si può trovare la strada per conseguire un sano ‘sviluppo sostenibile’, basato sul riconoscimento di un’uguaglianza umana profonda».

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