Grifo, Samuel ci pensa: 7 giorni per decidere

Attesa Di Carmine, il bomber della passata stagione deve scegliere se restare al Perugia o accettare la corte di una fra Palermo ed Empoli. Nodo da sciogliere

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Ci sono le convinzioni di Giunti, espresse ripetutamente in sala stampa; ci sono le esigenze della società, che certo non disprezzerebbe una bella plusvalenza; ci sono le volontà (e i soldi) di due dirette concorrenti alla serie A. E in mezzo c’è lui, Samuel Di Carmine, che ha sette giorni per decidere: restare o andar via?

Di Carmine infortunato (Ac Perugia)

Pedina decisiva Il tecnico biancorosso lo ha detto chiaro e tondo ai giornalisti: il suo Perugia si basa su Samuel Di Carmine. «È lui il nostro bomber», disse il giorno della presentazione. E poi, al ritorno dal ritiro di Pergine: «Quando avremo Di Carmine sarà un altro Perugia, finalmente vedremo l’attacco che ho in mente». E poi, parlando della sua coppia ideale (quella che vede Samuel scudiero dell’ariete Cerri): «Li ho visti poco insieme ma mi è bastato per capire che si integrano a meraviglia». Insomma, ci sono pochi dubbi: fosse per Giunti, Di Carmine non si muoverebbe da Perugia.

Un occhio al bilancio La convinzione della società non è molto diversa: tecnicamente, Samuel Di Carmine non è sul mercato. Su di lui si conta molto. Però – a differenza di Giunti – Goretti, Pizzimenti e Santopadre devono guardare anche al bilancio, oltre che al campo. E, se le cifre che si leggono sono vere, l’offerta per il capocannoniere biancorosso della passata stagione sono belle polpose: oltre un milione di euro, per un attaccante bravo quanto si vuole ma che il Perugia ha pagato molto di meno (e che a quasi 29 anni non ha mai superato i 15 gol a stagione), sono soldi di fronte ai quali la dirigenza biancorossa potrebbe vacillare. E con una parte dell’introito si potrebbe prendere un attaccante giovane da far ruotare con Han nel ruolo di seconda punta.

Di Carmine

Due piccioni Le altre squadre – che hanno maggiori possibilità di manovra sul mercato – questo lo sanno e per questo continueranno ad incalzare i dirigenti biancorossi fino all’ultimo minuto del mercato, che chiude alle 23 del 31 agosto. In vantaggio il Palermo, che cerca un vice Nestorovski, forse per cautelarsi di una eventuale cessione del nazionale macedone. Più indietro l’Empoli, che sembrava vicina a Di Carmine, ma poi ha ripiegato su Caputo e Antenucci. Entrambe le società avrebbero la possibilità di colpire due piccioni con una fava, togliendo fra l’altro uno degli uomini di punti a quella che, sulla carta, sarebbe una diretta concorrente per i play-off.

Sette giorni per decidere Ma Samuel cosa vuole? Nel calcio moderno sono soprattutto i calciatori a decidere le sorti del calciomercato. E Samuel ha ancora sette giorni di tempo per decidere cosa fare della sua carriera. Alla soglia dei 30 anni – pochi mesi dopo il rinnovo con il Perugia – si trova davanti a un bivio: continuare in Umbria, dove si trova bene, è sicuro del posto da titolare, ma difficilmente riuscirà a fare il grande salto, oppure provare a saltare su quello che potrebbe essere l’ultimo treno utile per la serie A e l’ultimo contratto importante della carriera, dal punto di vista economico.

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