Inchiesta Tk-Ast: «Giustizia in fretta»

Attilio Romanelli (Cgil): «Segnalate da tempo le criticità negli appalti»

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di Attilio Romanelli
Segretario generale della Cgil di Terni

Da tempo la Cgil di Terni, a prescindere dalle iniziative della magistratura, che doverosamente avranno il loro corso, nel pieno rispetto della giustizia, ha segnalato le criticità emerse nel sistema degli appalti in generale con riferimento anche al sito siderurgico ternano. Sito importante, in quanto in esso sono rilevanti per numero e per occupati le imprese impegnate, quindi fondamentale per il risvolto economico e sociale del territorio umbro.

La Cgil da tempo ha denunciato e contrastato i danni della pratica del massimo ribasso nell’affidamento degli appalti, perché tale pratica spesso non garantisce qualità nelle prestazioni e sicurezza per i lavoratori impegnati.

Siamo convinti che la logica del massimo ribasso penalizza le imprese eccellenti e rispettose delle normative e dei contratti. Da tempo chiediamo alle associazioni datoriali un comune impegno per far crescere la cultura della legalità nel sistema delle imprese, perché è anche interesse delle imprese avere un quadro di certezze, di regole e di rispetto dei diritti dei lavoratori.

Ricordiamo che prima e durante la ‘vertenza Ast’ con forza abbiamo chiesto di monitorare l’intero mondo degli appalti e non intervenire solo ed esclusivamente sul costo del lavoro e quindi della sicurezza negli impianti, ricordiamo che nel corso del 2014 sono stati espulsi nelle ditte terze circa 300 lavoratori.

La Cgil di Terni tra le tante iniziative messe in campo rispetto agli appalti e alla loro regolamentazione è impegnata il 20 Marzo 2015, presso i più significativi luoghi di lavoro, nella raccolta delle firme per la presentazione di una legge di iniziativa popolare.

La legge da noi proposta ha l’obbiettivo di regolare in maniera definitiva la complessa situazione degli appalti. Come concordato con Cisl e Uil chiediamo l’avvio di una trattativa con associazioni datoriali e istituzioni, nella sede Prefettizia, per la definizione di un protocollo sugli appalti che risponda alle esigenze dei lavoratori, delle lavoratrici e di tutto il territorio.

La Cgil di Terni crede nella fattiva iniziativa della magistratura alla quale però chiede celerità nelle procedure e nella definizione delle responsabilità in quanto il sistema industriale ternano sta attraversando una fase di cambiamenti che ha bisogno di certezze.

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