Influenza aviaria: un caso a Foligno. Scatta il monitoraggio

Il virus individuato in un germano reale. Le Regione: «Il rischio per l’uomo è basso ma occorre monitorare la situazione»

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«Un sospetto di influenza aviaria in un germano reale recuperato nel comune di Foligno dai carabinieri Forestali – Reparto di biodiversità», è quanto comunicato giovedì 19 maggio dall’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche ‘Togo Rosati’. Nella stessa giornata sono stati inviati dei campioni, prelevati dall’animale stesso, al Centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale di Padova per le analisi di patogenicità.

Monitoraggio sul territorio per scovare nuovi casi sospetti

«L’influenza aviaria – riferisce la Regione Umbria in una nota – è una malattia virale che colpisce per lo più gli uccelli selvatici. Nel 2021 tale influenza ha colpito il nord est d’Italia ma attualmente è in fase calante, considerando che l’ultimo caso registrato in un allevamento è avvenuto nel gennaio 2022. Nell’influenza aviaria gli animali fungono da serbatoio, possono eliminare il virus attraverso le feci e lo possono trasmettere agli uccelli domestici quali polli, anatre, tacchini e altri animali da cortile. Il rischio per l’uomo è basso, ma in considerazione del potenziale evolutivo del virus occorre porre attenzione e monitorare la situazione». In tal senso, la Direzione regionale salute e welfare informa che «sono state attivate tutte le misure previste dalla normativa vigente, tra le quali il monitoraggio sul territorio al fine di rilevare precocemente eventuali nuovi casi sospetti».

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