Leolandia a Narni, consegnato il progetto

Il parco giochi che sorgerà fra San Liberato e Nera Montoro prevede un investimento di oltre 36 milioni di euro e 250 posti di lavoro, oltre l’indotto

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Il progetto è stato consegnato formalmente. Il passo, decisivo per la realizzazione di Leolandia Umbria, il grande parco giochi che dovrebbe sorgere nella zona di Nera Montoro – San Liberato (nel comune di Narni, in provincia di Terni), si è concretizzato dopo un semestre di lavoro degli staff tecnici, per rispondere alle procedure di Invitalia, l’agenzia governativa preposta allo sviluppo economico del territorio.

Il lavoro Ora tutto passa nelle mani dei tecnici del ministero dello sviluppo economico. Massima attenzione anche da parte della Regione Umbria e del Comune di Narni: saranno loro a sostenere la richiesta per farla avanzare nell’iter. «È stato un lavoro lungo e complesso – spiegano da Leolandia Umbria – in quanto le procedure di Invitalia sono molto dettagliate ed approfondite nella progettualità. Va dato però atto ai funzionari di Invitalia e della Regione Umbria che ci hanno dato un grande sostegno».

L’investimento Dalle carte si evince che l’investimento sarà di oltre 36 milioni di euro e prevede, una volta messo a regime, complessivamente 250 posti di lavoro, oltre l’indotto; il parco sarà ispirato da quello lombardo che porta lo stesso nome, Leolandia, e che, lo certifica Tripadvisor – la società online che ‘contabilizza’ sia le presenze che le preferenze dei luoghi di turismo – è al primo posto in Italia.

«Grande opportunità» «Seguiremo con priorità massima l’evoluzione del progetto, così come da tempo stiamo facendo, in considerazione del fatto che esso rappresenta un’assoluta novità per la nostra regione, in grado di sviluppare un mercato ed un’impresa culturale e turistica straordinaria». A parlare è il sindaco di Narni, Francesco de Rebotti: «Accanto a tutto ciò – aggiunge – il parco a tema è anche un’occasione imperdibile di crescita e lavoro che si posiziona accanto agli investimenti, che stanno caratterizzando il territorio narnese, nell’industria manifatturiera. La presenza di Leolandia può e deve diventare un volano di promozione del nostro patrimonio artistico e naturalistico. Credo quindi molto – conclude – al progetto e all’obiettivo di farlo dialogare in maniera intelligente e positiva con il territorio, in un rapporto di reciproca promozione».

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