Giampiero Biondi, funerali in streaming

La denuncia del figlio: «Una settimana fa rimandato in residenza Covid solo perché saturava bene». Il dolore dei colleghi dell’Università e dei compagni della protezione civile. Mercoledì l’ultimo saluto

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di P.C.

«Una settimana fa lo avevano dimesso dall’ospedale e rispedito alla residenza Covid solo perché saturava bene, nonostante venisse da un ictus e avesse altre patologie come diabete e ipertensione, oltre a una polmonite bilaterale in atto», la denuncia arriva da Giulio Biondi, mentre piange la morte del padre Giampiero, stimato tecnico universitario nonché volontario della Protezione civile, venuto a mancare nella giornata di lunedì a Perugia.

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«Non c’erano posti per mio padre»

Tantissimi i messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia che sono arrivati via social, ma altrettanti i commenti alla denuncia di Giulio, che è circostanziata e sviscerata in due post molto precisi, datati 26 gennaio e 2 febbraio. Nel primo denuncia che il padre non trovava posto in reparto: «Aspettiamo che se ne liberi uno». Proprio in quei giorni emergevano le difficoltà del ‘Santa Maria della Misericordia’. Nel secondo si lamentava delle dimissioni troppo repentine e superficiali. La morte è sopraggiunta una settimana dopo. Gli attacchi sono all’azienda ospedaliera di Perugia – che, contattata dalla nostra redazione, al momento non ha replicato – ma anche più in generale alla gestione della sanità della giunta Tesei.

Piene le terapie intensive

Nello stesso giorno, l’Umbria attivava una collaborazione con altri ospedali di altre regioni per spostare pazienti che non trovano posto al ‘Santa Maria della Misericordia’. L’ospedale di Perugia è al collasso. Le terapie intensive sono piene. Al momento ci sono 140 ricoverati, di cui 25 in terapia intensiva (dati aggiornati a lunedì 8 febbraio, ndR).

Il cordoglio dell’Università

Il rettore dell’unibersità di Perugia, Maurizio Oliviero, esprime a nome personale e dell’Ateneo «le più sentite condoglianze per la recente scomparsa del collega Giampiero Biondi, il cui spirito di servizio e la grande umanità lo hanno reso negli anni una persona conosciuta, stimata e amata da tutta la comunità accademica. Il mio pensiero – dice Oliviero – va alla famiglia e al figlio Giulio, insieme alla profonda riconoscenza delle colleghe e dei colleghi dell’università degli Studi di Perugia che conserveranno, per lungo tempo a venire, il luminoso ricordo del suo sorriso’».

Giampiero Biondi

Il ricordo dei colleghi della Prociv

«Un fulmine a ciel sereno ha stravolto questo giorno – scrive un collega della associazione volontari Protezione civile -. Una delle persone più significative per me nel mondo della Protezione civile ci ha lasciato improvvisamente. Mi mancherai Giampiero! E mi rattrista molto non potertelo dire di persona! Mi hai fatto amare il mondo del volontariato e conserverò per sempre il tuo ricordo».

Mercoledì i funerali

Nella chiesa di Elce, l’ultimo saluto a Giampiero Biondi è previsto per mercoledì alle ore 15.30: «Chi vorrà partecipare è il benvenuto, chi non potrà o non se la sente vista la situazione attuale, sa benissimo che papà non era tipo da formalità, e basta un pensiero anche a distanza. Sono sicuro che gli arriveranno», scrive il figlio. Che poi, contattato dalla nostra redazione, aggiunge: «Vorrei che tutti quelli che lo conoscevano se lo ricordino così, felice, in mezzo agli altri».

Aggiornamento

Giulio Biondi ha annunciato che i funerali saranno trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube dell’università di Perugia. 
«Non vi nascondo che la straordinaria risposta che ho ricevuto all’annuncio della cerimonia di esequie del Papà, che si terrà domani pomeriggio dalle 15,30, mi ha veramente commosso per il grandissimo affetto che avete dimostrato nei suoi confronti e in quelli della nostra famiglia. Non scorderò mai le bellissime parole con cui, in così tanti, avete voluto ricordarlo, parole che mi rendono ancora più orgoglioso di essere suo figlio e che sono così importanti per sostenerci e incoraggiarci in questi giorni difficili.
Le tante risposte ricevute, al tempo stesso, mi hanno fatto seriamente riflettere sulla necessità di tenere la cerimonia in una forma che, nella situazione di contagi diffusi in cui attualmente ci troviamo, possa garantire la sicurezza di voi tutti, sicurezza a cui, chi lo ha conosciuto lo sa bene, papà teneva sopra ogni altra cosa.
Per questo, d’accordo con il Rettore, l’Università ha approntato una diretta streaming dedicata alla cerimonia sul canale Youtube ufficiale di Ateneo, in modo che tutti possiate partecipare in sicurezza.
Il canale è raggiungibile all’indirizzo https://www.youtube.com/channel/UCG1u3O5byoWAdFP773sRHBQ ma un link per collegarsi verrà messo anche nella pagina principale del portale di Ateneo.
Vi chiedo quindi di unirvi a noi per salutare il Papà in diretta streaming dalle 15,30 in poi. Sono sicuro che lui sarebbe stato d’accordo perché mai avrebbe voluto che anche uno solo di voi, che eravate suoi amici, potesse trovarsi in una situazione di pericolo. Anzi, avrebbe fatto di tutto, con la generosità per la quale tutti gli avete voluto così bene, per assicurarsi che foste protetti e al sicuro.
Appena le condizioni lo consentiranno, in collaborazione con l’Università, verrà organizzata una seconda celebrazione che consentirà la partecipazione, stavolta in presenza, di tutti coloro che vorranno condividerne il ricordo».
 

Passaggio di consegne in porta

Per ricordare il padre, Giulio ha postato sui social una sua foto da bambino, proprio in braccio a papà Giampiero, che era portiere della squadra del Circolo Universitario San Martino. Squadra con cui lo stesso Giulio, proprio da portiere, ha vinto la Coppa Italia nel 2018: «Non ti preoccupare Papà, che la stessa porta ora la difendo io».

 

 
 
 
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