Mussolini a San Gemini Polemiche a non finire

‘SG Bene Comune’ e ‘Tradizione e progresso SG’ contestano il patrocinio del Comune. Il sindaco replica. Scontro Rampiconi (Cgil) – Borrelli

Condividi questo articolo su

Una iniziativa contemporanea a quella ‘contestata’ – quella con Edda Negri Mussolini che sabato presenterà il libro sulla nonna Rachele alle ore 17 nella sala multimediale di ‘Santa Maria Maddalena’ – per ribadire come il patrocinio concesso dal Comune di San Gemini all’iniziativa che vede al centro la nipote del Duce, sia un qualcosa di «disdicevole, divisivo e non consono alle tradizioni e alle sensibilità che i cittadini hanno sempre coltivato in tutti questi anni».

Il perché

A lanciarla sono i gruppi consiliari ‘San Gemini Bene Comune’ e ‘Tradizione e Progresso San Gemini’: si terrà dalle 16.30 presso il consiglio comunale sangeminese e sarà incentrata sui principi fondamentali della Costituzione e la XII disposizione transitoria e finale. «Il Comune di San Gemini – scrivono i due gruppi consiliari – nel tempo ha assegnato, con voto unanime, la cittadinanza onoraria a figure storiche mondiali come Rita Levi di Montalcini e Albert Sabin a cui è stata intitolato il plesso scolastico di San Gemini. Scienziati di fama mondiale che con le loro ricerche e scoperte mediche hanno contribuito a salvare milioni di persone soprattutto bambini. Queste due grandissime figure erano di origine ebraica ed hanno subito, grazie alle leggi razziali emanate dal governo fascista del tempo, persecuzioni, esilio, deportazioni nei campi di sterminio. Ci chiediamo come tutto ciò possa conciliarsi. Siamo sicuri che la storia non si possa riscrivere e lì a monito e testimonianza delle responsabilità anche personali di chi le ha permesse».

L’amministrazione comunale replica

A replicare ai due gruppi consiliari è l’amministrazione comunale di San Gemini guidata da Luciano Clementella: «Con la delibera di giunta numero 3 del 17 gennaio è stato contestualmente dato il patrocinio anche al concerto corale Shoah del coro ebraico Ferrara Shalom Ensemble e alla presentazione del libro di Angelo Bitti ‘Il fascismo nella provincia operosa’ organizzata dall’Anpi. In data 30 gennaio l’amministrazione comunale, in collaborazione con l’istituto comprensivo di Acquasparta, ha realizzato una manifestazione in occasione della Giornata della Memoria ed ha collocato una pietra d’inciampo presso la Scuola primaria. Questo a riprova del rispetto e dell’attenzione che il sindaco e la giunta comunale hanno nei confronti delle vittime dell’Olocausto e di tutti i crimini contro l’umanità. Quando pervenuta al protocollo – chiarisce l’amministrazione – la richiesta di patrocinio per la presentazione del libro in questione, avendo ricevuto dall’autrice la garanzia che si sarebbe parlato soltanto della figura umana e storica di Donna Rachele e con la consapevolezza che analoga presentazione si era tenuta a palazzo Eroli a Narni nel 2018 con una buona partecipazione e senza alcun tipo di problema di ordine pubblico, l’amministrazione ha ritenuto di concedere il patrocinio agendo nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione italiana che sancisce ‘il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione, la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure’. Respingiamo quindi le sterili accuse dell’opposizione sangeminese facendo nostra una citazione di Evelyn Beatrice Hall: ‘Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo’».

Polemiche a raffica

Altro ‘botta e risposta’ è stato quello fra il segretario della Fiom Cgil di Terni, Alessandro Rampiconi (post sopra) e il consigliere comunale di San Gemini, Alexander Borrelli di cui riportiamo la replica: «Anzitutto visto il suo ruolo mi sarei aspettato che su San Gemini si fosse concentrato su problemi ben più importanti e urgenti come quello dei lavoratori della Sangemini (AMI), ma sul suo profilo nulla si legge. Da ‘civico’ chiamato in causa, se serve (magari ad allietare anche la sua giornata) e se, soprattutto, qualcuno mai leggerà, le scrivo che sono antifascista e che ripudio ogni gravità commessa dal regime. Mi permetta però di sottolineare che personalmente preferisco occuparmi e discutere di problematiche concrete del territorio: a cominciare dalla macchina amministrativa, quella di San Gemini, che cade a pezzi (pensi solo che alcuni regolamenti comunali – quelli che ci sono – sono datati 2005) e finendo alle note questioni contabili-finanziarie. Le altre questioni le lascio agli additatori, ai pontificatori e ai frequentatori di salotti culturali».

La Cgil

«Sostegno alla mobilitazione dei gruppi consiliari di opposizione al Comune di San Gemini». La Cgil di Terni ritiene doveroso dare «pieno sostegno all’iniziativa di mobilitazione organizzata dai gruppi consiliari di opposizione del Comune di San Gemini, per sabato pomeriggio, in difesa dei nostri principi costituzionali». Il fatto che il Comune di San Gemini «patrocini, legittimamente, un’iniziativa culturale è di per se un fatto normale, riteniamo pero preoccupante che l’iniziativa culturale in oggetto sia l’occasione per tentare di raccontare, in chiave diversa da quanto realmente successo, la storia della famiglia Mussolini. Il tentativo ormai trasversale, a più livelli, di provare a riscrivere la storia del nostro paese equiparando, attraverso una modificata narrazione dei fatti accaduti, le gesta vergognose prodotte dai fascisti con la lotta della resistenza è inaccettabile. Leggi razziali, massacri nelle colonie italiane, una guerra disastrosa, milioni di morti, milioni di persone internate nei campi di concentramento rappresentano fatti accaduti dalla dittatura fascista che non possono essere giustificati, ma anzi con forza dobbiamo condannare. La nostra Costituzione, nata a seguito della Resistenza, condanna quanto accaduto e vieta qualsiasi forma di ricostituzione del fascismo. La stessa Costituzione ha riconsegnato a tutti noi un Paese libero e democratico che vede nel valore dell’antifascismo un suo tratto distintivo e portante. Riteniamo che le istituzioni, rappresentanti e garanti della nostra democrazia repubblicana, hanno il dovere di difendere la storia del nostro paese ma soprattutto la libertà che ognuno di noi ha grazie alla lotta partigiana che ha cacciato e sconfitto la parentesi buia e vergognosa del fascismo».

Il senatore Leonardo Grimani

«Pieno sostegno» da parte del senatore Leonardo Grimani «alla mobilitazione dei gruppi consiliari del Comune di San Gemini che sono all’opposizione in vista dell’iniziativa dell’8 febbraio presso la sala consiliare nella convinzione che con i valori non si gioca. La nostra Repubblica si fonda sulla Resistenza e sul sangue versato per difendere la libertà e ripristinare la democrazia. Non esiste nessuna parità da rispettare quando si parla di storia. Non esiste che si mettano sullo stesso piano le celebrazioni per il ‘Giorno della memoria’ con il ricordo della stagione di Mussolini attraverso la presentazione di un libro legato alla figura di Rachele. Ancora più sconcertante che l’amministrazione comunale reclami il diritto di espressione per tutte le posizioni in campo. Non funziona così perché il giudizio sul regime fascista lo ha dato la storia e non e’ ammissibile nessun tentativo di riesumazione di un periodo buio della storia del nostro Paese. La mobilitazione quando è tesa a ribadire l’importanza dei valori di libertà e democrazia non è mai superflua».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli