Pendolari in Umbria: «Subito l’incontro»

Il comitato autoorganizzato replica all’assessore Chianella, indica cifra e dati e chiede che il confronto annunciato sia organizzato al più presto

Condividi questo articolo su

dei pendolari autoorganizzati dell’Umbria

In risposta a quanto affermato sul vostro quotidiano on line dall’assessore Chianella in merito ai rincari della Carta Tutto Treno Umbria, vorremmo fare alcune precisazioni puntuali.

L’assessore afferma “è improprio parlare di ‘stangata’ sui pendolari e di un aumento del costo degli abbonamenti”. Questa affermazione riporta principalmente un’imprecisione. Nessuno ha parlato di aumento del costo degli abbonamenti bensì di una “sostanziale” modifica delle condizioni di acquisto della Carta Tutto Treno in abbinamento all’abbonamento per i treni regionali che con le attuali modifiche dell’accordo prevedono:
 l’obbligo di acquisto dell’abbonamento annuale ai treni regionali con un esborso in unica soluzione, ad esempio per un ipotetico utente di Terni, di circa € 900
 l’obbligo di acquisto della Carte Tutto Treno annuale che con le nuove tariffe raggiunge la cifra di € 450, sempre da corrispondere in un’unica soluzione

Facendo un facile conto si chiede un esborso in unica soluzione, sempre per un ipotetico utente ternano, di circa € 1.350 (più o meno l’intero stipendio mensile!).

Se si prende invece ad esempio l’utenza di Spoleto e Foligno il costo da sostenere arriva alla sostanziosa cifra di € 1.630 (€ 1.180 + € 450).

Lasciamo poi da parte la considerazione relativa a chi ha contratti di lavoro a termine di durata inferiore ad un anno che sarebbe comunque obbligato a sostenere l’intero costo senza la possibilità di scegliere soluzioni mensili, trimestrali o semestrali, ma per tale argomentazione invitiamo l’assessore ad approfondire più in dettaglio il testo della nostra petizione lanciata on line sulla piattaforma change.org.

In aggiunta un aumento nell’ordine del 30% della stessa Carta da un anno all’altro si potrebbe comunque configurare come una ‘stangata’, fatto salvo quanto sopra detto.

L’assessore afferma inoltre “In media, ogni anno usufruiscono della Carta circa il 2,4% dei circa 25 mila viaggiatori che utilizzano sistematicamente i servizi ferroviari regionali per i loro spostamenti quotidiani”. In merito a tali dati, chiediamo all’assessore di indicare su quali razionali vengono calcolati i 25000 viaggiatori in quanto il dato sembra abbastanza strano. Laddove nel numero vengano calcolati coloro che non sono “obbligati” agli spostamenti per ragioni di studio o lavoro forse andrebbe ricalcolata la percentuale.

Viene ulteriormente affermato “Nel 2016 la Regione Umbria ha impegnato a questo scopo risorse per 480 mila euro, mentre ad esempio la Regione Toscana invece ha impegnato per la ‘Carta Tuttotreno’ 200 mila euro. Questa agevolazione, lo dimostrano anche queste cifre, risulta avere un costo annuo pro-capite a carico della Regione Umbria tra i più alti fra quelli sostenuti dalle otto Regioni che in questi anni hanno adottato l’accordo ‘Carta Tuttotreno’ e che ora si sono ridotte a sette, vista la decisione della Regione Marche, mentre le altre non l’hanno mai adottato”

Sulla base di quanto affermato e della considerazione che l’aggravio sugli utenti del servizio delle due regioni è stato nel 2016 molto differente, nel dettaglio (fonte Listino prezzi Trenitalia):

Regione Umbria (investimento dichiarato dall’assessore € 480.000) – Carta Tutto Treno annuale fino a 100 Km € 170, oltre 100 Km. € 350 

Regione Toscana (investimento dichiarato dall’assessore € 200.000) – Carta Tutto Treno annuale fino a 100 Km € 150, oltre 100 Km. € 250

Volevamo chiedere all’assessore quali sono i motivi che portano la Regione Toscana ad avere con un minore impegno economico un trattamento che ha consentito una riduzione dei costi anche per l’utenza, probabilmente andrebbero riviste le modalità con cui si contrattano gli accordi con il gestore del trasporto ferroviario.

Relativamente poi al treno Frecciabianca, che Trenitalia vende come alta velocità ma che non ne ha le caratteristiche (anche su questo argomento rimandiamo l’assessore ad approfondire la nostra analisi sulla petizione on line), all’affermazione “Al mattino non è collocato in fascia pendolare, poiché riparte alle 9.03 da Foligno per arrivare a Roma alle 10.20, fermando alle 9.34 a Terni” e alla successiva “Lo è invece (collocato in fascia pendolare ndr.) al ritorno da Roma, da dove parte alle 17.38 in una fascia oraria in cui sono collocati anche due treni regionali”

In merito a queste affermazione ci sono delle opportune precisazioni da fare.

Ritenere il Frecciabianca della mattina non in fascia pendolare fa ritenere che l’assessore non valuti chi fa turni di lavoro che possono avere inizio dopo le 10:30 o chi ha delle fasce di lavoro flessibili e contratto part time.
Invece per la seconda parte l’assessore fa certamente riferimento ai due treni regionali Regionale Veloce 2486 delle ore 17:00 e Regionale Veloce 2488 delle 17:58.

In merito al primo (RV2486 delle ore 17:00) l’orario non consente a chi svolge un orario di lavoro standard di arrivare in tempo per poterne usufruire, considerando anche che viene collocato nel binario 1 est della Stazione di Roma Termini che comporta un aggravio di tempo per raggiungere la banchina di almeno 5/10 minuti a piedi.

In merito al secondo (RV2488 delle 17:58), l’impossibilità con la nuova Carta Tutto treno di usufruire del Frecciabianca che è utilizzato da un numero cospicuo di pendolari umbri provocherebbe il sovraffollamento del treno regionale in questione, treno che è anche utilizzato da molti pendolari della Regione Lazio da quando è stata ripristinata la fermata di Orte. Questo sovraffollamento oltre a peggiorare in maniera notevole le condizioni di viaggio degli utenti potrebbe rappresentare un notevole problema anche in termini di sicurezza dei viaggiatori, problema di cui, adottando la logica del solo risparmio, sembra non si tenga adeguatamente conto.

Siamo lieti che l’assessore voglia confrontarsi con i pendolari e raccogliamo con favore ed accettiamo la proposta di un incontro nel quale sarà premura dei rappresentanti che i pendolari sceglieranno discutere di questi argomenti e delle istanze che stanno alla base di questa protesta.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli