Da Perugia a Orvieto, weekend ‘infernali’

Le città con livello di massima allerta passeranno da 16 a 3, ma Perugia è sempre presente. Addio all’Umbria ‘fresca’ d’estate

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Il caldo soffocante degli ultimi due giorni lascerà lentamente spazio ad un clima più sereno. Ma non a Perugia. Secondo l’ultimo aggiornamento del bollettino curato dal ministero della Salute, fra le città da ‘bollino rosso’, passate sabato da 16 a 6, c’è infatti ancora il capoluogo umbro, insieme a Bolzano, Firenze, Frosinone, Latina, e Roma. E ci sarà anche domenica, quando le città col bollino rosso in tutta Italia saranno solo 3.

Livello 3: allerta alta

Addio quindi all’idea dell’Umbria fresca d’estate: il capoluogo è una specie di forno. Anche nel fine settimana scatterà l’ allerta di ‘livello 3’, quella più alta, corrispondente a «condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche». Ci sono già le prime vittime per il gran caldo: a Milano, San Benedetto del Tronto e Verona.

Temperature: a Orvieto quasi 40°

Nella giornata del 27 giugno a conquistare lo scettro di città più calda della regione è Orvieto, dove il sistema di rilevazione del centro funzionale della orotezione civile ha registrato, poco dopo l’ora di pranzo, 39,7 gradi. Confermate così le previsioni degli esperti meteo che avevano individuato proprio nella zona occidentale della regione l’area più esposta all’ondata di calore. In Alto Tevere molte le località che hanno superato i 38 gradi, mentre a Città di Castello la temperatura è stata un po’ più clemente facendo registrare 36,7. Sopra 38 gradi anche le zone più interne dell’area del Trasimeno. A Perugia e Terni, la colonnina di mercurio ha toccato i 36 gradi.

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