Perugia e Ternana, avvio da dimenticare

Una vittoria su dieci incontri – in combinata – per le umbre: l’attacco frena le formazioni di Bisoli e Avincola

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di S.F.

Una vittoria su dieci incontri, sette reti totalizzate e tredici subite. E sei punti in combinata sui trenta possibili, che di certo non fotografa un avvio di stagione positivo per Perugia e Ternana: tra meno di un mese c’è l’andata del ‘Derby dell’Umbria’ nel fortino rossoverde ed è difficile immaginare che ‘Grifoni’ e ‘Fere’ possano arrivarci con le numerose difficoltà incontrate nel mese inaugurale della stagione.

Bisoli

Pierpaolo Bisoli

Attacco spuntato Tre legni centrati e dominio su una delle squadre meglio attrezzate del torneo non sono serviti al Perugia per avere la meglio sul Cesena. I biancorossi, al pari dei rossoverdi, non hanno saputo ottenere i tre punti nonostante la superiorità – doppia – numerica: il dato allarmante proviene dalle reti segnate, appena tre nelle cinque partite disputate. E se una ferrea difesa (tre marcature al passivo) generalmente permette di conquistare punti anche nelle giornate negative, è chiaro che se non si sbloccano definitivamente gli avanti del ‘Grifo’ la situazione si fa buia.

Lanzafame Un grande ‘Grifo’ come ha voluto rimarcare Pierpaolo Bisoli al termine del match. Che lascia comunque buone sensazioni, anche a Davide Lanzafame: «C’è amaro in bocca per il punteggio. Dobbiamo ripartire dalla prestazione, è stata la migliore dell’anno: al momento i risultati non ci stanno dando ragione, ma 37 partite sono molte e in passato tante squadre sono partite non bene per poi arrivare in fondo. Ora serve compattezza: so che le parole le porta via il vento, ma – chiude Lanzafame – proseguiamo per la nostra strada». Perugia atteso dalla trasferta in terra siciliana a Trapani , nel posticipo della 6° giornata: c’è Serse Cosmi da affrontare e battere per iniziare la risalita.

GUARDA L’INTERVISTA A DAVIDE LANZAFAME

Simone Longarini

Simone Longarini

Sulla stessa scia la Ternana Manovra fluida, coesione in campo e buona incisività. Fino agli ultimi dieci metri però: Ceravolo – due volte, la prima sullo 0-0 -, Belloni e Avenatti hanno fallito comode occasioni da rete, che hanno tolto alla squadra quantomeno la possibilità di uscire indenni dall’Arechi’ di Salerno. Positivo l’asse offensivo tra Signorelli e l’attaccante locrese, più volte imbeccato in profondità dal venezuelano: l’intesa è buona, chissà che il nuovo tecnico non decida di riproporre in futuro la soluzione con il sudamericano – seppur abbia già chiarito che preferirebbe giostrare davanti alla difesa – playmaker offensivo in posizione avanzata. Produzione tanta, errori anche: se González serve un assist a Franco e Masi stoppa male la sfera permettendo a Gabionetta una facile intercettazione, c’è poco da fare per chiunque sieda sulla panchina rossoverde. E negli ultimi due match 5 reti incassate sui 10 tiri nello specchio della porta tra Livorno e granata: serve una marcia in più anche tra i pali. Altalenante finora il rendimento di Sala e Mazzoni.

Possesso record, inutile 61%. Un dato straordinario per la Ternana: dal ritorno in serie B, in trasferta, i rossoverdi hanno gestito la sfera con ancor più dominio sull’avversario di turno in un’unica circostanza, nella sconfitta di Piacenza (63%) per mano della Pro Vercelli (agosto 2012). Tutto inutile, così come le buone prestazioni offerte contro Cagliari e – primo tempo – Livorno: un punto in cinque giornate, una delle peggiori partenze di sempre della storia rossoverde. E non solo nel campionato cadetto.

Palla a Longarini A questo punto l’amministratore unico rossoverde si ritrova a doversi muovere nuovamente, e di fretta anche: le ‘frecciate’ tramite comunicati a Domenico Toscano, le conseguente dimissioni del tecnico calabrese e l’allontanamento a sorpresa – 26 ore dal match con i campani – di Napoli e La Porta non hanno portato gli effetti sperati. In compenso, di confusione, ce n’è abbastanza. Roberto Breda (proseguono i contatti con il trevigiano, trattativa in chiusura salvo dietrofront improvvisi), o un possibile outsider che prenderà il posto di Avincola, dovrà necessariamente cominciare l’avventura rossoverde con una vittoria sul Novara.

 

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