Perugia, i clochard ancora senza tetto: ‘Fate presto, fa freddo’

Dopo le polemiche sulla palestra di Sant’Erminio si studia una soluzione alternativa (Rimbocchi?), ma intanto la comunità di Sant’Egidio lancia l’allarme: «Rischiamo morti»

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In attesa di dirimere la matassa relativa al ricovero dei senzatetto (l’ipotesi di farli dormire nella palestra di Sant’Erminio ha provocato una levata di scudi dell’opposizione, delle associazioni ma anche della stessa assessora Clara Pastorelli), il sindaco di Perugia Andrea Romizi riceve pressioni dalla comunità di Sant’Egidio: «Fate presto, fa freddo e rischiamo conseguenze serie».

Il problema Covid

Tutto nasce dal fatto che la struttura di via Romana, dove abitualmente sono accolti i senzatetto nei mesi invernali, non è idonea, in quanto non assicura il distanziamento anti Covid. Per questo si era pensato di dirottarli nella palestra di Sant’Erminio, come già fatto a marzo. Ma stavolta, oltre alle associazioni, si è messa di traverso anche la Pastorelli, che ha esplicitato il suo dissenso non solo in giunta ma anche su facebook.

«Clochard in palestra e dove ci alleniamo?» | umbriaON

Riflessioni in corso

Il sindaco non ha ancora firmato l’ordinanza; segno che ci sta pensando. Scartata l’ipotesi Sant’Erminio, sarebbe emersa quella Rimbocchi, dove c’è una struttura che potrebbe essere utilizzata alla bisogna in un periodo in cui l’attività sportiva è ferma. L’immobile che dovrà ospitare i clochard deve avere determinati requisiti (ad esempio le docce) ed essere facilmente raggiungibile oltre che sicura.

Sant’Egidio: «Fate presto»

Appello per una soluzione urgente arriva dalla Comunità di Sant’Egidio di Perugia, che esprime forte preoccupazione rispetto alla questione dormitorio, viste il freddo gelido di questi giorni. «Ogni giorno e ogni notte in più trascorsa fuori al gelo, per un fisico già debilitato dall’età, dalla fatica, spesso anche dalla malattia, potrebbe risultare fatale. Inoltre la Comunità invita tutti i cittadini a mettere al primo posto la vita delle persone più fragili in un momento storico del tutto particolare in cui l’area del bisogno e della povertà si sta ampliando notevolmente, causando anche l’aumento delle persone che finiscono a vivere in strada o in condizioni precarie».

Per donare indumenti

«Al tempo stesso – scrivono – vogliamo ringraziare le tante persone che stanno donando tempo e risorse economiche a favore dei poveri. Ognuno infatti può intervenire, aiutando in diversi modi. Per questo la Comunità di Sant’Egidio lancia un appello urgente per portare coperte, cappelli di lana, sacchi a pelo ed altri generi di conforto utili ad affrontare il gelo notturno o anche per aggiungersi ai volontari che già effettuano l’assistenza ai senza dimora. È possibile farlo portando gli indumenti e le coperte o dando la propria disponibilità presso la nostra sede in piazza Partigiani, aperta martedì giovedì venerdì e sabato mattina dalle 9:00 alle 12:00 (info: 3515289530)».

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