Perugia, operazione salva una neonata

Nata prematura e con un grave scompenso cardiaco, ora sta bene

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Il nome, Silvia, è di fantasia. Ma la sua storia è vera. Lei, neonata prematura, pesava meno di un chilo alla nascita. E lamentava uno scompenso cardiaco, renale e respiratorio.

L’intervento La piccola è stata sottoposta nel pomeriggio di lunedì ad un delicatissimo intervento chirurgico da parte dell’equipe del professor Temistocle Ragni (primo operatore il dottor Gino Di Manici, aiuto il dottor Stefano Pasquino, anestesista dottoressa Simonetta Tesoro, cardiologa Stefania Troiani): «Si è trattato di intervenire sull’aorta con accesso toracico laterale sinistro – ha spiegato Di Manici all’ufficio stampa – per individuare e chiudere il ‘Dotto di Botallo’ la cui pervietà condizionava l’insufficienza multi organica della bimba».

Problema risolto Si tratta, ha detto ancora il medico, «di interventi ad altissimo rischio che fino a qualche anno fa non venivano eseguiti al Santa Maria della Misericordia, ma in ospedali pediatrici come il Meyer di Firenze o il Bambin Gesù di Roma, ma nella nostra struttura di cardiochirurgia ne abbiamo portati a termine 40» ed ora la piccola potrà avere una vita normale.

Il decorso La tensione, suindi, si è allentata per i giovani genitori umbri (25 anni la mamma, 28 il papà) rimasti in attesa di notizie. La bambina si trova ora nella struttura di Terapia intensiva neonatale e dovrà rimanere ricoverata fino al raggiungimento di circa 3 chili di peso. I sanitari dell’Utin fanno sapere che viene alimentata dal latte prelevato della Banca interna del reparto, che si  avvale della donazione di mamme con latte in esubero.

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