Perugia: «PostMod, buon compleanno!»

Il primo anno di vita del cinema riaperto da quattro giovani in via del Carmine: i numeri indicano che di cultura si può vivere

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L.P.

E’ una settimana importante quella che si accinge a vivere il PostModernissimo. In contemporanea con l’uscita nelle sale del nuovo Star Wars, si celebra il primo compleanno di un luogo che per un anno ha riempito Perugia di musica, live, eventi, incontri, concerti. Trecentosessantacinque giorni di cultura, a dimostrazione che con tanto lavoro e impegno si possono portare avanti progetti speciali.

La riapertura Era l’estate del 2014 quando quattro giovani, età metà inferiore ai 35 anni e tutti nati e cresciuti nella Perugia del cinema Carmine, poi Moderno e infine Modernissimo d’essay, decidevano di restituire alla città un luogo di incontro. Nasceva così l’Anonima impresa sociale, in qualche mese il restauro della vecchia sala in via del Carmine furono ultimati grazie a tanto lavoro e al crowfunding con cui tutta la città ha sempre dimostrato di crederci.
Tre sale anziché una, un foyer per l’aperitivo e la Terza Sala dedicata a rassegne, approfondimenti ed eventi. Nel giro di un anno la cifra dei biglietti staccati si aggira sulle cinquantamila. Le presenze, invece, sono di gran lunga superiori.

Eventi Tanti i registi che, di passaggio a Perugia, hanno voluto salutare un piccolo cinema che tornato a splendere dopo 14 anni. Tra gli ultimi solo Giulio Zanasi, Pietro Marcello, Luca Ferri, gli attori Filippo Timi e Valerio Mastandrea. Tanti anche gli eventi organizzati dalla città all’interno delle sale del PostMod, come la presentazione del documentario ‘Gros Grain’ di Alberto Brizioli e del collettivo Emergenze, le assemblee pubbliche per discutere del futuro del Mercato Coperto tra associazioni, cittadini e amministratori o i live drawing con i migliori artisti locali e non solo. E poi ancora la musica, tanta, quella che si sposa con le immagini, come la rimusicazione di Ultimo Tango a Parigi da parte del premio Oscar Luis Bacalov, o il concerto con giocattoli di OoopopoiooO, il duo composto da Vincenzo Vasi e Valeria Sturba. E poi ancora il concerto disegnato di Colapesce e Baronciani, Theo Theardo e Pierre Bastien solo per citarne altri.

La strada giusta «Siamo molto felici che il pubblico perugino abbia accolto con entusiasmo proposte nuove e mai ascoltate prima – dicono dal PostMod – segno che la città ha voglia di conoscere e risponde positivamente se si programma con un progetto. Poi ci fa piacere che questo sia un luogo di incontro, di scambio. Ad esempio Valerio Mastandrea si è letteralmente innamorato di questo posto e ne ha parlato con colleghi, registi e attori che poi, a loro volta, sono venuti a vedere di persona cosa si fa qui dentro. Così, infatti, sono venuti a trovarci Vinicio Marchioni e lo stesso Zanasi. Tutto questo ci dimostra che le scelte fatte e il percorso intrapreso sono quelli giusti».

Paper Circus Intanto il PostMod si appresta ad ospitare martedì sera l’ultimo concerto del 2015. Sul palco i Father Murphy, tra le realtà più importanti della cosiddetta Italian Occult Psychedelia, che arrivano a Perugia con un concerto sui generis, accompagnati da Luca Dipierro, artista-scrittore che vive a Portland dove si dedica prevalentemente alla realizzazione di video e all’illustrazione. E’ un progetto a tratti straniante Paper Circus, in cui uno sviluppo sonoro profondamente concettuale trascina con sé suoni e vibrazioni. Alla musica si aggiungono immagini in movimento, proiettate sul grande schermo: personaggi muti compiono azioni misteriose, bare e loculi che assumono connotazioni nuove, creature inquietanti e spazi indefiniti.

E in attesa di conoscere le novità per il 2016, intanto al PostMod fervono i preparativi per lo Star Wars Day. «In anteprima, però, possiamo solo dire che a febbraio proietteremo ‘The hateful Eight’, l’ultima fatica di Quentin Tarantino».

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