Perugia, sgominata banda di rapinatori

Cinque gli arrestati – tra cui una donna – di nazionalità rumena: colpivano soprattutto persone anziane. Ci sono anche tre ricercati

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La banda, composta da otto persone (più un presunto ricettatore) tra cui una donna, tutti di nazionalità rumena, ha commesso una serie di rapine, soprattutto nei confronti di persone anziane. Ma alla fine la polizia di Perugia l’ha disarticolata: l’operazione è stata coordinata dal pm Paolo Abbritti e gli arresti sono stati convalidati dal gip Carla Maria Giangamboni.

Arrestati e ricercati Complessivamente sono otto le misure cautelari emesse: cinque persone arrestate, tre ancora ricercate, di cui due quasi certamente espatriate. Il capo della banda è nel carcere di Capanne, le altre quattro persone – fra cui una donna – sono agli arresti domiciliari, con il ‘braccialetto elettronico’.

Il questore I dettagli dell’operazione sono stati svelati mercoledì mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale ha preso parte il questore di Perugia, Francesco Messina: «La banda – ha spiegato – si è resa protagonista di furti in appartamento nella zona di Passignano sul Trasimeno e rapine ad anziani condotte con modalità simili a Perugia e a Firenze. Parte della refurtiva è stata recuperata al cimitero di Colfiorito».

L’aggressione Ritrovata anche una collana dal valore di 1500 euro rubata ad un’anziana davanti alla chiesa di Case Bruciate. Un’aggressione brutale: alla donna tappata la bocca e spinta a terra, per poi strapparle da dietro la collana. La signora rimase ferita ma ci furono serie conseguenze anche per il marito, che era intervenuto per proteggerla: per lui un colpo al costato e frattura a una gamba.

Allarme sociale «Il furto – ha detto il questore Messina – è paragonabile a una violazione fisica. Le persone vengono abbattute emotivamente. Possono anche diminuire, come dicono i dati in nostro possesso, ma ci rendiamo conto che se in un quartiere come Case Bruciate c’è un furto ad un anziano, è fisiologico si crei allarme sociale».

Progetto Voleur E che il fenomeno sia in calo lo confermano i dati, snocciolati in prima persona dal Questore Messina. La tendenza è quella, da tre anni ormai. Le statistiche dicono che negli ultimi 8 mesi c’è una diminuzione nel periodo dei furti in città del 10% (5% il dato su base provinciale), addirittura del 45% per le rapine (37% sul territorio provinciale). Ciò anche grazie al progetto ‘Voleur‘ (ladro, in francese) che ha coperto proprio questo arco di tempo: una forte sinergia fra reparti operativi e settori investigativi della Polizia di Stato, con il prezioso coinvolgimento della ‘scientifica’, in particolare per gli identikit.

I risultati 94 denunciati (23 dalla Squadra Mobile, 30 dall’Ufficio Prevenzione Generale, 41 dai Commissariati), 46 arrestati (di cui 23 dalla Squadra Mobile, 18 dall’Ufficio Prevenzione Generale, 5 dai Commissariati). Fra queste si segnalano le cinque effettuate in questi giorni.

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