Pornografia internet, se ne parla a Perugia

Il 90% dei ragazzi al di sotto dei 16 anni è entrato a contatto con siti hard. Quali conseguenze? Questione affrontata in un ciclo di incontri che si conclude domenica

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Il punto di vista è chiaro fin dal titolo – «La pornografia come inquinamento della persona» – e non poteva essere altrimenti, trattandosi di un ciclo di incontri promosso in ambito religioso.

Fenomeno diffuso L’appuntamento umbro è l’ultimo di un ciclo promosso a livello nazionale dall’associazione ‘Puri di cuore’, in collaborazione con Integrity restored, Comunità Magnificat e Pastorale diocesana giovanile. Finalità dell’iniziativa è prevenire un fenomeno che – si legge nel comunicato – «presenta e promuove una visione distorta della sessualità umana», interessando soprattutto i giovani: il 90% dei ragazzi al di sotto dei 16 anni è entrato a contatto con la pornografia su Internet.

Appuntamento al Capitini Domenica 21 maggio (dalle ore 15.30 alle 19.30 e dalle 20.30 alle 22), presso il Centro congressi Capitini, in programma due specifici incontri con tema comune. Il primo – pomeridiano – è rivolto a educatori, insegnanti, animatori, sacerdoti, psicologi e medici, e verterà sulla dipendenza dalla pornografia. Il secondo è aperto a tutti e affronterà la diffusione di immagini pornografiche.

Relatori americani Relatori dei due appuntamenti sono gli statunitensi Peter Kleponis, psicoterapeuta, e il sacerdote don Sean Kilcawley, con moderatori Francesco Fressoia, Francesca Forni e Angela Passenti. Entrambi i relatori sono esperti della materia: il primo ha ideato il programma di recupero ‘Integrity starts here!’ (L’integrità inizia ora!), in cui spiega come la vita quotidiana sia piena di situazioni di noia, ansia, apatia, ricerca di ricompense che possono innescare meccanismi interiori che portano a passare ore davanti a immagini erotiche e perseguire il piacere solitario. Il secondo, dopo l’Accademia militare di West Point e cinque anni come ufficiale Us Infantry, ha risposto alla chiamata al sacerdozio. Oggi si dedica ai giovani parlando di amore umano, Dio e Teologia del Corpo.

I numeri Una recente ricerca rileva che sono proprio i giovani ad essere i principali fruitori soprattutto di video pornografici visti attraverso i loro computer e smartphone. Le parole sex e porno sono quelle più cliccate, il 60% dei siti Web nel mondo è di natura pornografica con a disposizione 1.200.740.000 link. L’industria della pornografia, solo nel 2015, ha fatturato più di 150 miliardi di dollari. L’85% degli uomini e il 41% delle donne hanno ammesso di aver visitato almeno una volta un sito pornografico; un uomo su cinque e una donna su otto hanno ammesso di accedere a materiale pornografico durante le ore lavorative.

Fenomeno sottovalutato Sono dati impressionanti che fanno comprendere ancor più la vastità di questo fenomeno, dal quale non è immune la società perugina ed umbra, già alle prese, come tutte le altre, con non pochi mali come la tossicodipendenza, l’alcolismo, la pedofilia, il gioco d’azzardo compulsivo. «Ma raramente ci si occupa di pornografia – evidenziano i promotori dell’incontro perugino – psicologi, sociologi, forse dell’ordine, istituzioni, insegnanti, educatori, religiosi continuano a sottovalutare questo fenomeno». La pornografia è causa di calo dell’attenzione nella vita quotidiana, difficoltà di relazione, ansia che si calma solo ricorrendo al Web, depressione, introduzione di elementi di violenza nei rapporti tra i coniugi e nella vita domestica, distruzione della famiglia.

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