Slovacchia senza rivali per Costanza Laliscia e Kasimir dell’Orsetta

L’amazzone del Fuxiateam ha trionfato nell’internazionale sui 160 km con un’ora di distacco dal secondo classificato

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Costanza Laliscia

A una settimana di distanza dalla vittoria sulla 120 km di Rocca di Papa a Roma, la pluricampionessa italiana Costanza Laliscia, in sella a Kasimir dell’Orsetta, ha concesso il bis dominando e vincendo la CEI3* di 160 km che si è disputata lo scorso 4 maggio a Šamorin, in Slovacchia. «In un luogo carico di storia e di grande prestigio – riporta una nota – che ha ospitato le competizioni più importanti a livello europeo e mondiale, si sono dati appuntamento cavalieri da 15 diversi Paesi. Ed è in questo palcoscenico che il binomio di Italia Endurance Stables & Academy, una delle scuderie più vincenti a livello globale, ha portato il tricolore italiano all’apice del successo con una performance straordinaria».

Una gara senza storia

«Nella loro prima prova insieme sulla lunga distanza, Costanza e Kasimir dell’Orsetta hanno spazzato via la concorrenza – prosegue la nota – imponendo un ritmo che nessun altro concorrente è stato in grado di sostenere. Partita alle prima luci del giorno, la 160 km si è snodata in un percorso lungo le sponde del Danubio che ha valorizzato le qualità tecniche del purosangue arabo. Sin da subito Costanza ha preso il comando della gara e ha tenuto la testa per tutta la durata della competizione, conducendo in solitaria tutti i 160 km. Con una media di 17,844 km/h ed 8 ore e 58 minuti di gara, l’amazzone del Fuxiateam ha padroneggiato ogni singolo chilometro e non solo: è stata una vera e propria vittoria per dispersione, che ha visto Costanza e Kasimir dell’Orsetta tagliare il traguardo con oltre un’ora di distacco dal secondo classificato, il cinese Wang Zhigiang, e dal terzo classificato, il bulgaro Ivan Vodogazec».

Soddisfazione

«È stata una vera e propria prova di forza e resistenza sia mentale che fisica – commenta a caldo Costanza Laliscia – Fare tutto il percorso in solitaria non è stato facile, ma Kasimir è stato un vero campione, nonostante questa fosse la sua prima volta sulla distanza massima dei 160 km. Gare così non si preparano in breve tempo, ma sono frutto di un lungo lavoro quotidiano da parte di tutto il team».

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