Umbra non vedente va in spiaggia: i bagnanti vogliono cacciare il cane guida. «Terribile»

Il brutto episodio in una località di Porto Venere, in Liguria. Poi le scuse del sindaco Sturlese. Coinvolta una donna perugina

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Un brutto e sgradevole episodio che, alla fine della storia, si è concluso con le scuse del sindaco di Porto Venere. Protagonisa suo malgrado una turista perugina non vedente, la signora Serenella, ed il suo cane guida Stella.

Stella con la pettorina

Il fatto e lo sfogo: «Terribile e demoralizzante»

Del fatto ne scrivono tutti i media – ad esempio Il Secolo XIX e Gazzetta della Spezia – liguri. Cosa è successo? Serenella è andata in spiaggia con la sua Stella, un labrador addestrato per farle da guida, ma quando i bagnanti hanno visto l’animale hanno reagito in malomodo. Con un’aggressione verbale perché volevano che il cane andasse via. Dimostrando di non conoscere la normativa in materia. La donna ha chiamato le forze dell’ordine e la polizia Locale le ha dato ragione: «Per legge so perfettamente che lo posso fare. Tuttavia due signore hanno continuato ad ossessionarmi, continuando ad insistere, a dire che è vietato l’accesso ai cani sulle spiagge di Porto Venere. È stato terribile. È molto demoralizzante che ci possa essere questa forma di ignoranza nel 2023. E io non lo tollero», lo sfogo via social della turista umbra. Stella aveva – come previsto in questi casi – una pettorina ad hoc.

Le scuse

Poco dopo sono arrivate le scuse pubbliche del sindaco di Portovenere, l’avvocato Francesca Sturlese: «Non so se le signore siano mie concittadine, ma ritengo comunque doveroso scusarmi personalmente con la signora, per l’episodio increscioso. Spero solo che le due bagnanti non avessero compreso che si trattasse di un cane guida. Non ero presente, atteggiamenti come quello descritto li reputo incomprensibili, per questo tendo a voler trovare una giustificazione. Magari erano anziane. Mi informerò. Ripeto, il comportamento delle due signore è stato talmente deplorevole che non mi resta che sperare che sia stato frutto di un errore».

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