Regione e bilancio: «Coni sconcertato»

Il presidente Domenico Ignozza sugli emendamenti avversi al sostegno delle attività sportive: «Amarezza e indignazione»

Condividi questo articolo su

di Domenico Ignozza, presidente del Coni Umbria, a Catiuscia Marini, Fabio Paparelli, Donatella Porzi e i consiglieri regionali

Ho appreso della decisione di alcuni consiglieri di proporre al consiglio regionale degli emendamenti alla legge di stabilità 2016. Fatte le dovute verifiche, ho dovuto constatare che alcuni di questi emendamenti riguardano le poste in bilancio previste dalla giunta regionale a favore del mondo dello sport umbro, in coerenza con quanto già stabilità nel 2015.

Nello specifico, gli emendamenti che azzererebbero le uniche proposte di bilancio previste a sostegno delle attività sportive, riguardano nell’ordine: 100 mila euro L.R. n.19, norme per la promozione e sviluppo delle attività sportive, motorie e ricreative (sostegno delle attività sportive internazionali e nazionali realizzate in Umbria); 200 mila euro L.R. n.19, norme per la promozione e sviluppo delle attività sportive, motorie e ricreative (sostegno attività ordinaria svolta dalle associazioni sportive della regione).

Risulta di tutta evidenza lo sconcerto del Coni Umbria e dell’intero movimento sportivo regionale per l’effetto che tali proposte sono destinate ad avere. Sconcerto che si tramuta in amarezza e indignazione nel prendere atto che gli emendamenti in parola, che andrebbero a penalizzare l’intero movimento sportivo regionale, sono stati proposti dai consiglieri con l’obiettivo di «tagliare spese improduttive».

Desidero sottolineare che lo sport – che in Umbria ha visto negli anni ridursi progressivamente i fondi messi a disposizione, fatto salvo il contributo straordinario assegnato nel 2015, pur non essendo per definizione un’attività produttiva nel senso letterale del termine – contribuisce in modo tangibile al prodotto interno lordo del paese e della stessa Umbria grazie alle molteplici attività che incrementano, e non poco, il turismo e l’economia locale con tutto quanto ne consegue anche per la promozione del territorio regionale.

Non da ultimo mi permetto di ricordare che lo sport è soprattutto impegno a favorire la crescita dei nostri giovani in ambienti e condizioni adeguate, che lo sport è volontariato, è abbattimento delle barriere architettoniche (non solo quelle fisiche), è inclusione, è favorire la comprensione e il rispetto delle regole, è risparmio per il servizio sanitario e tanto altro ancora a partire da quei valori che sembrano non essere più importanti agli occhi di chi dovrebbe invece avere a cuore il futuro delle nuove generazioni.

Per quanto sopra, auspico un pieno e convinto ripensamento sugli emendamenti presentati che, in caso di accoglimento, rischierebbero di rendere vano il quotidiano e silenzioso lavoro di migliaia di volntari con l’effetto di allontanare ancora una volta la politica dalla vita reale.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli