Scuola, una certezza: ‘caro libri’ in Umbria

Alti i prezzi dei testi: l’usato e la grande distribuzione per abbattere i costi

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Piena estate e testa a vacanze, divertimento e tempo libero. Mentre la stragrande maggioranza degli studenti si gode l’ultimo mese di svago prima della ripresa dell’attività scolastica, i genitori iniziano ad essere impegnati con ordini, calcoli e pagamenti per l’acquisto dei libri di testo riguardanti scuole secondarie di 1° e 2° grado. Un esborso che continua a essere ‘salato’, specie per coloro che frequentano i licei.

A Perugia, per le scuole medie non si trovano molte differenze tra le scuole dei vari comuni. Prendendo in considerazione alcuni istituti del capoluogo ci accorgiamo che la spesa per uno studente al primo anno può aggirarsi tra un massimo di poco più di 300 euro per il ‘Leonardo Da Vinci’ ad un minimo di 260 euro, del ‘I.C. B.Bonfigli’: la media resta comunque stabile intorno ai 300 euro, come per il ‘Pascoli’ o i 280 dell’istituto di Ferro di Cavallo. Per il resto della provincia i prezzi dei libri al primo anno sono più o meno gli stessi: se al ‘Piermarini’ di Foligno si spendono 275 euro, al ‘Manzoni’ di Spoleto si arriva oltre i 300 euro mentre all’Alighieri-Pascoli’ di Città di Castello si riesce a risparmiare qualcosa con una spesa di poco più di 250 euro.

Libri Terni scuola libroLicei più cari Per i più grandi la questione dipende dall’indirizzo di studio. La scuola più cara resta il liceo classico: al ‘Battaglia’ di Norcia ci vogliono 390 euro mentre al ‘Mariotti’ di Perugia circa 380 euro per il primo anno. Per i licei scientifici la spesa scende un po’: al ‘G.Galileo’ di Perugia la spesa si aggira intorno ai 330 euro; al ‘Volta’ di Spoleto 313 euro, mentre al ‘Marconi’ di Foligno circa 320.

Istituti tecnici
La spesa scende in maniera considerevole se si guarda agli istituti tecnici. Abbiamo preso ad esempio l’Ipsia ‘Cavour’ di Perugia (310 euro), a confronto con Ipssar di Assisi che nel primo anno del biennio comune assesta la spesa sui 322 euro. Meno cari altri indirizzi come l’Iiss di Umbertide, dove si spende al primo anno circa 240 euro, e l’Iis ‘Cavour’ di Perugia a 270 euro.

Terni e Provincia Nel ternano per le scuole medie la spesa può variare dai 240 a, in pochi casi, oltre i 300 euro. Per quel che riguarda le classi prime, all’istituto di Campomaggiore si toccano i 249 euro di spesa, mentre risultano più alte le cifre alla ‘Da Vinci-Nucula’ (279), l’istituto ‘Oberdan’ (287.75), il ‘Leonino’ (285), la ‘Valli’ di Narni Scalo (293.15) e lo ‘Scalza e Signorelli’ di Orvieto (306). Ridotti invece gli esborsi dei genitori per i libri di testo delle classe successive: la media si aggira intorno ai 120 euro per le seconde (dai 116 di Campomaggiore ai 133 del ‘Scalza e Signorelli’) e 135 per le terze.

I vocabolari aumentano notevolmente le spese

I vocabolari incidono notevolmente sulle spese

Istituti superiori Tendenzialmente più elevati i costi relativi alle classi prime delle scuole secondarie di 2° grado, tenendo in considerazione anche i molteplici indirizzi esistenti anche nello stesso istituto. Dai 252 euro del liceo scientifico ‘Galilei’, i prezzi si impennano con il tecnico-tecnologico ‘Allievi-Sangallo’ (262), l’artistico ‘Metelli’ (269), il linguistico ‘Majorana’ di Orvieto (298), il professionale e tecnico-commerciale – dato riferito alla sezione amministrazione, finanza e marketing – ‘Casagrande-Cesi’ (320), il classico ‘Tacito’ (323) e, in testa, il ‘Gandhi’ di Narni sezione geometri, con 330 euro di spesa.

Drastico calo poi per le seconde, dove generalmente i prezzi rispetto al primo anno calano del 40%: si passa dai 156 euro di media del ‘Galilei’ ai 201 del ‘Tacito’, arrivando ai 212 del ‘Casagrande-Cesi’. È la classe più economica del quinquennio, perché poi la spesa torna a salire: il rialzo colpisce soprattutto le terze dei classi dei licei, con il ‘Galilei’ (326), il ‘Majorana’ di Orvieto (338) e il ‘Tacito’ (360) che spiccano. Nel computo totale dei cinque anni è proprio il liceo classico ad essere il più ‘caro’ (344 l’ultimo anno), mentre risultano decisamente più basse le spese libri relative al ‘Metelli’ (154), il ‘Casagrande-Cesi’ (200), l’Allievi-Sangallo’ (202) e il ‘Gandhi’ di Narni (185).

‘Peso’ vocabolari Per i licei inoltre c’è la ‘botta’ derivante dall’acquisto dei vari dizionari-vocabolari, che vanno a incrementare notevolmente la spesa. Nella lista dei libri non sono considerati ‘da acquistare’ perché altrimenti il tetto imposto dal Miur sarebbe superato. Spesa ‘a parte’ dunque: si va dai 65 euro per un dizionario di italiano fino ai 91 per un vocabolario di latino (liceo classico), ma il più costoso resta – 106 euro – quello di lingua greca.

Ricerca risparmio e convenzioni Due le vie utilizzate dai genitori per cercare di abbattere la spesa: la ricerca dell’usato, che garantisce un ragguardevole taglio, e l’acquisto tramite la grande distribuzione e non nelle librerie apposite. «Una soluzione che negli ultimi anni – spiega una titolare di una libreria di Terni – sta comunque scemando, perché molti poi vengono a chiederci aiuto per reperire i libri che non trovano di là. Una scelta rischiosa in definitiva». Poco o niente a livello di sconti Le diverse convenzioni esistenti – Asl, Asm, ThyssenKrupp, Actl e Comune di Terni tra le altre – permettono invece la rateizzazione del pagamento, con ritiro in busta paga. A tal proposito il presidente di Confconsumatori Terni, Antonio De Angelis, spiega che «gli aumenti sul costo dei libri è costante perché c’è l’incremento del prezzo di copertina, difficile infatti che le case editrici confermino il valore dell’anno precedente; un fenomeno che si registra annualmente nonostante il tetto del Miur».

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