‘Spada’: l’accusa chiede 4 proscioglimenti

Udienza preliminare a Terni per l’inchiesta che aveva portato all’arresto dell’ex sindaco Di Girolamo e dell’ex assessore Bucari

Condividi questo articolo su

di F.T.

Gli indagati restano per il momento venticinque, ma per quattro di loro l’accusa ha già chiesto sentenza di ‘non luogo a procedere’: la decisione del gup arriverà, dopo la discussione dei rispettivi difensori, unitamente a quella relativa a tutti gli altri coinvolti. Parliamo della prima indagine ‘Spada’, quella legata agli arresti dell’ex sindaco Leopoldo Di Girolamo e dell’ex assessore comunale Stefano Bucari, incentrata su alcuni appalti comunali per la manutenzione del verde pubblico, per la gestione dei servizi cimiteriali e dei servizi turistici presso la Cascata delle Marmore.

TUTTO SULLE INCHIESTE ‘SPADA’

Vincenza Farinelli

Richiesta di proscioglimento Venerdì mattina, nel corso dell’udienza preliminare, il pm Raffaele Iannella – presente insieme a lui anche il procuratore Alberto Liguori – ha chiesto il proscioglimento dei dirigenti comunali Renato Pierdonati, Vincenza Farinelli e dei dipendenti Claudio Brugia, Pasquale Sabatelli e Stefano Marinozzi in relazione all’ipotesi di ‘falso’ legata ai capi di imputazione 2 e 7. Mentre Pierdonati è interessato anche da altre contestazioni nell’ambito del procedimento ‘Spada 1’, gli altri quattro – a fronte di una sentenza favorevole come chiesto dal sostituto procuratore Iannella – a breve potrebbero mettersi la vicenda definitivamente alle spalle. A difenderli ci sono gli avvocati Patrizia Bececco, Federica Pasero e Francesco Donzelli.

Il motivo In relazione alle richieste di ‘non luogo a procedere’ per l’ipotesi di falso relativa alle cinque persone citate, il pm avrebbe rilevato come le incongrunze nelle firme apposte nell’ambito di due distinte commissioni giudicatrici di cui facevano parte, fossero legate più a negligenze che ad una vera e propria volontà di indirizzare l’esito delle gare in questione.

Il pm Raffaele Iannella

Modifica ‘tecnica’ Il resto dell’udienza è stato dedicato alla modifica dell’ipotesi di reato contestata dalla procura in relazione al capi di imputazione 3, 4 e 8 per i quali è stata ritenuta più appropriata l’ipotesi di ‘turbata libertà di scelta del contraente’ piuttosto che ‘turbata libertà degli incanti’. Modifica che non altera il senso dell’impianto accusatorio. L’udienza preliminare è stata così aggiornata alle date del 23 maggio, 8 giugno e 29 giugno quando probabilmente giungerà la decisione del giudice in merito alle richieste di rinvio a giudizio e di ‘non luogo a procedere’. In aula erano presenti due degli indagati, l’ex assessore comunale Sandro Piermatti e Sandro Corsi della coop Actl.

A rischio processo Oltre a quest’ultimi, per i tre filoni di ‘Spada 1’ rimasti in piedi, le richieste di rinvio a giudizio riguardano l’ex sindaco Leopoldo Di Girolamo, gli ex assessori Stefano Bucari, Libero Paci, Luigi Bencivenga, Roberto Fabrini, Silvano Ricci, Marco Malatesta, Daniela Tedeschi, Renato Bartolini, Simone Guerra, Giorgio Armillei, Francesco Andreani, Cristhia Falchetti Ballerani, Francesca Malafoglia ed Emilio Giacchetti, i dirigenti comunali Renato Pierdonati e Luciano Sdogati, il funzionario Federico Nannurelli e Carlo Andreucci (coop Alis). Fra i legali difensori figurano – fra gli altri – gli avvocati Roberto Spoldi, Attilio Biancifiori, Massimo Proietti, Guido Calvi, Gianluca Luongo e David Brunelli.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli