Spoleto, attacco M5S sul futuro delle scuole

Parla la consigliera comunale Elisa Bassetti: «Dall’amministrazione solo ‘non risposte’. Non si sa ancora cosa accadrà a settembre»

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di Elisa Bassetti
Consigliere comunale M5S Spoleto

Carissimi spoletini, è giusto che siate messi al corrente delle ‘non risposte’ date dal sindaco, durante lo scorso consiglio comunale di giovedì 13 aprile, alle mie domande sul futuro delle scuole di Spoleto. Dalle ‘non risposte’ ricevute si evince che non si sa ancora cosa accadrà a settembre e, al tempo stesso, il primo cittadino non conosce né sollecita le risposte dagli enti competenti.

Così sono tanti gli interrogativi: rimane un’incognita in quali sedi saranno ricollocati gli studenti della scuola elementare Toscano per la quale erano stati promessi due moduli abitativi anche se, come riferisce il sindaco, non si ha ancora la conferma della protezione civile; rimane un’incognita il futuro della scuola elementare di Eggi che nella risposta del Sindaco non viene nemmeno menzionata; dei bambini trasferiti dall’asilo nido di Villa Redenta a Martiri nemmeno a parlarne. Oramai il nido Carillon lo dobbiamo per perso.

Perché nelle altre città, come Foligno e Giano dell’Umbria, si sta procedendo alla demolizione delle scuole danneggiate e qui la questione è tabù? Sulla ricostruzione di Prato Fiorito e Dante Alighieri in zona San Paolo, Cardarelli assicura che ‘non ci sono difficoltà’, ma fa anche capire che i tempi non sono certi usando la sua solita eloquenza: «Non può essere una fucilata», ovvero, non saranno tempi veloci.

Che il futuro delle scuole non fosse una priorità lo abbiamo già visto in sede di bilancio, dove alle stesse sono stati destinati gli spiccioli, ma tanta superficialità sul tema suscita una profonda preoccupazione. Qual è il ruolo di un sindaco oggi? Non è forse quello di gestire le emergenze ma anche di intraprendere azioni di pianificazione e quindi di fare da ponte per attrarre finanziamenti anche per nuovi progetti? Stiamo parlando di occasioni perse per rifare scuole che si avvicinano ormai al secolo. Che cosa attende? E che se ne devono fare ora tutti i genitori delle promesse fatte?

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