Spoleto, Fp Cgil: attacco al Comune

«Amministrazione autoreferenziale e approssimativa, pronti alla mobilitazione»

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«Siamo preoccupati e sconcertati per la riorganizzazione della macchina comunale, annunciata da oltre 6 mesi e non ancora presentata alle organizzazioni sindacali e alla Rsu. A spot e in maniera discontinua, invece, sono state spostate funzioni e personale da un’area ad un’altra, costituendo nuovi uffici, senza tener conto delle professionalità già presenti nell’Ente», queste le prime parole dei rappresenti di Fp Cgil durante l’incontro di mercoledì 27 maggio con la delegazione di parte pubblica del Comune di Spoleto, alla presenza dell’assessore al personale.

Nessun ragionamento Nell’incontro, inoltre, è stato presentato il prospetto di costituzione del fondo per l’anno 2015, rispetto al quale, «in assenza di una proposta di riorganizzazione – hanno aggiunto – risulta impossibile avviare alcun tipo di ragionamento». In particolare, «mancando elementi sostanziali che possano far comprendere i criteri e gli indirizzi adottati dall’amministrazione per ridisegnare la macchina comunale, non si capisce come si possa chiedere di definire il fondo senza definirne le singoli ripartizioni. Questo soprattutto alla luce della tanto sbandierata riduzione delle posizioni organizzative che, ad oggi, non risulta avere né forma, né contenuto».

Nessuna risposta Dopo un anno dall’insediamento e «dopo circa 6 mesi di paziente attesa, non comprendiamo quale modus operandi si stia adottando né quali obiettivi si voglia perseguire in termini di valorizzazione del personale. A questo si aggiunge la delicata situazione che sta interessando il futuro del servizio educativo comunale a gestione diretta». La Fp Cgil, insieme alla Uil Fpl, nella giornata di mercoledì 13 maggio, ha diffidato il sindaco e tutta la giunta «dal prendere decisioni definitive senza consultare le organizzazioni sindacali in merito alla già ventilata ipotesi di esternalizzazione dell’asilo di Villa Redenta». Nell’incontro di mercoledì, «abbiamo ribadito all’assessore al personale che, a seguito della diffida perpetrata dalle organizzazioni dei lavoratori, non è stata data una risposta di nessun genere, se non quella della completa indifferenza e della confermata approvazione dell’esternalizzazione».

Contrastare le scelte Di fatto, hanno concluso, «l’assessore si è arrampicato sugli specchi per dare una spiegazione che non ci ha convinti, argomentando la scelta politica dell’esternalizzazione con motivazioni estemporanee, non circostanziate né da valutazioni di merito né di tipo economico. Non condividiamo le modalità e il metodo adottato da questa amministrazione, totalmente autoreferenziale e approssimativa e, vista la situazione, metteremo in campo tutte le azioni possibili per contrastare questa scelta che ci sembra totalmente inadeguata rispetto alla professionalità sempre espressa dal personale comunale in servizio».

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