Ternana, ‘Cuor di Fere’: defibrillatori e salute

Progetto per il settore giovanile: cinque dispositivi in diversi campi della città. «Prevenzione e sicurezza prima di tutto»

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Sicurezza e prevenzione, prima di tutto. Ed il settore giovanile della Ternana, in tale direzione, ha fatto un passo in avanti con il progetto ‘Cuor di Fere’, presentato giovedì mattina al ‘Liberati’: la società di via Aleardi ha aumentato il numero di defibrillatori a disposizione da due a cinque, dislocati in varie parti e campi della città.

DANIELE MANCINI E LA PROVA PRATICA, VIDEO

Nonni defibrillatori ternana Mancini FrattaroliA presentare il progetto sono stati il referente organizzativo, il referente dell’area tecnica, il coordinatore sanitario e dei fisioterapisti del settore giovanile, rispettivamente Alberto Frattaroli, Luciano Nonni, Massimo Francucci e Daniele Mancini. Con loro il senior manager product di Emd 118 Andrea Ferro, azienda partner della Ternana che si occupa di prodotti di prevenzione e formazione di personale.

Capisaldo e opportunità A prendere la parola per primo è Alberto Frattaroli che, prima di tuffarsi nella spiegazione del progetto, spiega che «la proprietà, in riferimento al nuovo percorso del settore giovanile, ha voluto dare priorità a quattro cose: onestà, impegno, meritocrazia e ternanità e, oltre a questo, c’è il filone molto importante legato all’assistenza dei giocatori».

Il defibrillatore

Il defibrillatore

L’ampliamento Frattaroli quindi va nello specifico e, con questo progetto, sottolinea che «i defibrillatori a disposizione della società passano da due a cinque, e saranno anche nei pullman: un fattore rilevante perché problemi possono nascere anche durante le trasferte ed i viaggi».

‘Liberati’ e non solo I defibrillatori saranno posizionati nell’infermeria principale del settore giovanile – sotto la curva sud, in occasione delle gare ufficiali sono trasportati sul campo di gioco – al ‘Liberati, nel magazzino ubicato sotto la curva est-Viciani (utilizzato per le trasferte delle squadre ‘Under’ 17 e 15 e per i team che, in occasione di partite ufficiali e allenamenti si recano in impianti non direttamente gestiti dalla Ternana), nell’impianto sportivo ‘Strinati’ di via Vulcano (per le trasferte della ‘Primavera’), nell’infermeria del campo di S. Antonio in viale Proietti Divi e all’Angel soccer’ di via Piemonte, anche in questo caso nell’infermeria – che passano da una a tre con questo progetto – all’ingresso dei campi sportivi. Quella principale avrà sempre a disposizione un medico e due fisioterapisti, le restanti un fisioterapista.

Alberto Frattaroli

Alberto Frattaroli

Il training La società rossoverde ha portato avanti anche un programma di formazione per l’utilizzo dei defibrillatori. Ed in merito Frattaroli chiude il suo intervento affermando che, attualmente, «ci sono 22 soggetti abilitati al loro uso».

L’incidenza e la semplicità d’uso Il dottor Francucci ha messo in evidenza quanto sia importante avere a disposizione i defibrillatori in ogni circostanza, perché ogni anno «60 mila persone all’anno muoiono per un arresto cardiaco improvviso e, negli atleti professionisti, l’incidenza di malori è minore rispetto a quella degli amatoriali. Bisogna seguire bene dunque: in questo progetto stiamo ponendo particolare attenzione sull’aspetto alimentare». Infine Andrea Ferro dell’Emd 118: «La Ternana in questo modo va oltre il ‘decreto Balduzzi’ – su responsabilità medica e, appunto, defibrillatori – e voglio sottolineare due criteri di massima rilevanza per il corretto funzionamento del dispositivo: la qualità della macchina e la semplicità d’uso. E ci sono entrambe». A chiudere la mattinata la dimostrazione pratica di Daniele Mancini.

 

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