Terni, ‘botti’ vietati: «Comune, che errore»

Michele Rossi (Terni città futura): «Una ordinanza che non è servita a nulla ed ha solo danneggiato i commercianti»

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di Michele Rossi
Movimento ‘Terni città futura’

Si può essere contrari all’uso ormai tradizionale dei fuochi d’artificio per salutare il nuovo anno sopratutto perché il loro uso può essere pericoloso, anche se quelli venduti nei negozi sono assolutamente tarati in termini di sicurezza e rumore dunque assolutamente legali; per questo prima di essere immessi sul mercato hanno superato rigidi test legati alla sicurezza e alla rumorosità, garantendo quindi se usati correttamente la tutela dei consumatori, della flora e della fauna e degli animali. Gli animalisti ne hanno fatto una battaglia di rispetto per cani e gatti, che rimarrebbero traumatizzati dalle esplosioni.

Ciò che rimane assurdo è come il sindaco abbia preso tale decisione a soli due giorni dal capodanno dimostrando estrema superficialità e menefreghismo verso chi tratta commercialmente questi articoli.

botti fuochi d'artificio _1191 () capodanno

Il cielo di Terni a capodanno

Una ordinanza che non consentiva di usare articoli pirici esclusivamente nei luoghi pubblici, lasciando piena libertà di uso nei luoghi privati, giardini e terrazze. Non ne vietava completamente l’uso come purtroppo molti hanno creduto fino all’ultimo; una ambiguità da mantenere viva per convenienza politica verso le associazioni animaliste che pressavano per una ordinanza totalmente restrittiva; ed è forse per questo che nel corso delle ultime ore del 2015 si è aggiunta una creazione grafica falsa e miserrima da diffondere sul web a firma Partito Democratico che addirittura celebrava la scelta di aver vietato nel comune di Terni i “botti” di capodanno.

botti fuochi d'artificio _1193 () capodannoUna ordinanza che non è servita a nulla (dalle prime immagini che girano sul web non ci sono stati nemmeno i controlli nei luoghi pubblici dove era vietato l’uso!!). Alla fine tale ordinanza è servita solo a danneggiare i commercianti che di fatto hanno visto contrarsi significatamente la vendita di questi articoli. Si sarebbe dovuta emettere almeno una settimana prima, dando modo di farne comprendere totalmente il dettato senza fermarsi ad una conoscenza approssimativa. Quest’ultima ha danneggiato economicamente chi questi articoli li commercializza in piena legalità.

Non si può prendere una simile decisione a due giorni dal capodanno senza considerare le conseguenze per chi questi articoli li ha acquistati per poi rivenderli. A due giorni dal capodanno i commercianti si sono organizzati, li hanno acquistati, facendo anche significativi investimenti; le ultime ore del 2015 le hanno passate nella preoccupazione, nella speranza di poter almeno rientrare di quanto speso. Molto più opportunamente la decisione andava presa in tempo utile perché i commercianti valutassero se e quanti prodotti acquistare (il grosso di questi articoli vengono acquistati dai commercianti subito dopo natale e si vendono essenzialmente l’ultimo giorni dell’anno).

botti fuochi d'artificio _1183 () capodannoLa vendita si è ridotta almeno del 50%. Questa tardiva scelta del nostro Sindaco è costata a molti commercianti una grave perdita, molto invenđuto, che in considerazione della crisi del commercio sarà difficile assorbire; merce pagata che è rimasta cosi invenduta sugli scaffali e difficilmente potra essere commercialmente smaltita nel corso dell’anno.
Non si possono prendere simili decisioni con tale leggerezza senza aver prima valutato che si sarebbe gravemente danneggiato economicamente chi fa del commercio il proprio lavoro.

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