Terni, cinque idee per una città più ‘giovane’

Nascono dal dibattito fra i GD, le associazioni e sindacati degli studenti. Zingarelli (Pd) le ha portate in consiglio comunale

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Cinque proposte ‘a costo zero’, nate dal dibattito fra i Giovani Democratici ma anche con il contributo di associazioni e sindacati studenteschi con cui i Gd condividono la ‘battaglia’ per salvare il progetto-Mandela: a raccoglierle è stato il consigliere comunale Andrea Zingarelli (Pd) che, insieme ad altri colleghi dell’assemblea di palazzo Spada, le ha trasformate in altrettanti atti di indirizzo sui temi del lavoro, della cultura, delle politiche universitarie, turismo giovanile e collaborazione fra cittadini-istituzioni.

Lavoro Mettere a disposizione del mondo dell’artigianato e delle associazioni di categoria i laboratori e gli spazi attrezzati di alcune scuole ternane – spesso sottoutilizzati – per organizzare corsi di formazione tenuti da esperti delle professioni. Il tutto ad un costo ‘sociale’ per avvicinare i giovani al mondo del lavoro, in linea con la proposta di ‘coworking pubblico’ già approvata dal consiglio comunale. L’idea è stata illustrata da Lorenzo Del Caro.

Università Andrea Baccarelli ha invece spiegato l’idea alla base dell’atto di indirizzo denominato ‘La casa a chi studia’. Si parte dal presupposto che gli studenti universitari presenti a Terni, in particolare quelli di medicina, provengano da ogni parte d’Italia. Dopo aver vissuto per anni in una casa in affitto, al termine del percorso c’è chi decide di cercare lavoro sul territorio, stabilendosi a Terni. «Perché allora non approfondire e promuovere politiche di ‘rent to buy’ studentesco che possano, di concerto con l’Ater, l’università di Perugia e i sindacati degli studenti, favorire il successivo acquisto dell’immobile, dopo gli anni trascorsi in affitto. Ciò consentirebbe di dare una prospettiva più stabile agli studenti, alle loro famiglie e uno stimolo al mercato immobiliare».

Eventi Un potenziamento degli strumenti di comunicazione per veicolare gli eventi culturali che si svolgono in città. Il tutto attraverso ‘totem’ e ‘bacheche’ facilmente fruibili, in grado di dare maggiore visibilità alle iniziative. La proposta, denominata ‘La città in bacheca’, è stata illustrata da Francesco Mazzilli.

Turismo giovanile ‘Il B&B fai da te’: questo il nome della proposta lanciata da Fabio Ferranti e che punta a favorire la presenza di un turismo ‘giovane’ e di stile ‘europeo’ sul territorio. In questo senso l’impegno chiesto a sindaco e giunta è di favorire lo sviluppo di attività ricettive, come i bed & breakfast a carattere ‘non imprenditoriale’, in particolare condotte da giovani. Il tutto attraverso una promozione capillare delle opportunità previste dalle norme del settore, oltre che della modulistica necessaria ad avviare le attività, attraverso il sito web comunale. Non ultima, l’elaborazione di ‘kit turistici’ da mettere a disposizione dei clienti delle strutture: dall’acquisto di schede ricaricabili per il bike sharing fino ad agevolazioni sull’utilizzo dei parcheggi, ma anche un sistema organico di brochure e opuscoli e sconti sulla mobilità pubblica.

Beni comuni Infine il progetto ‘Costruisci la tua città, piattaforma di crowfunding civico’, presentato da Andrea Zingarelli. Si tratta, in sostanza, di attivare percorsi di ‘finanziamento collettivo’ analogamente a quanto avvenuto già in altre realtà – come Bologna – con l’adozione, da parte di gruppi di cittadini, di beni pubblici che necessitano di interventi. Il tutto dotando la piattaforma web ‘Prendoparte’ di un’area destinata al crowfunding civico e l’attivazione di ‘patti di collaborazione’ con l’amministrazione che consentano di verificare, per ciascun bene, la fattibilità dell’intervento, i tempi e il costo. Un sistema agile e pratico per giungere in tempi rapidi – attraverso una stretta collaborazione, anche economica, fra cittadini ed ente – al recupero di alcuni beni di interesse pubblico. In conclusione Marianna Falomi ha illustrato le proposte e gli emendamenti avanzate dalla Rete studenti medi, di cui fa parte, riguardanti gli atti relativi alla formazione-lavoro e all’atto di indirizzo ‘La casa a chi studia’.

 

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