Terni, in Brasile dagli zii: rientro-odissea

Il 2 marzo Brigitte Belli era partita dall’Italia e sarebbe dovuta rientrare l’8 aprile. Ad oggi nessuna novità: attesa per il 17 maggio

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di Alice Tombesi

Bloccata per più di un mese in Brasile. Ai tempi del Covid-19, quelli che sembravano semplici spostamenti con l’aereo per motivi di piacere o di lavoro, si trasformano in vere e proprie odissee. Brigitte Belli, figlia dell’imprenditore ternano Eusebio Belli, era partita il 2 marzo dall’Italia con direzione San Paolo, in Brasile, per andare a trovare gli zii. Il ritorno previsto per l’8 aprile, però, ha subìto diversi slittamenti a causa dell’esplosione dell’emergenza del coronavirus, con il risultato che ad oggi, 18 aprile, la ragazza si trova ancora là.

Il racconto

«Il rientro dell’8 aprile è stato spostato una prima volta all’11 aprile, una seconda al 2 maggio e infine al 17 maggio – spiega il padre della ragazza ad umbriaOn -. Poco prima di Pasqua ho contattato la Farnesina, prima chiamando poi mandando una mail, ma non ho mai ricevuto una risposta fino ad oggi, quando la notizia del ritorno previsto per metà maggio è stata lanciata dall’AGI». Con l’esplosione del Coronavirus, l’Alitalia (compagnia presso cui la ragazza aveva acquistato i biglietti) ha annullato le tratte per San Paolo, non prendendo in considerazione l’ipotesi di recuperare chi, come Brigitte, si trovava là con un volo appositamente per loro, mentre ha aspettato di riattivare il regolare servizio. Sul tavolo delle ipotesi era comparsa anche quella proposta dal consolato di Recife di far partire un aereo da Fortaleza, una città a migliaia di chilometri da San Paolo, viaggio che sarebbe stato a carico dei singoli passeggeri. La notizia del rientro assicurato al 17 maggio, però, ha un po’ tranquillizzato la famiglia della ragazza che, sperando in nessun’altra posticipazione, potrà presto tornare a casa.

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